Al bando le armi atomiche, parte la mobilitazione per l’Italia

Altri passi in avanti nella direzione della messa al bando delle armi nucleari nel mondo. Il 20 settembre nell’ambito dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si è infatti aperta la fase delle firme degli Stati al “Trattato sulla proibizione delle armi nucleari” (Nuclear Ban Treaty)

Il trattato necessita di 50 ratifiche per entrare in vigore. Ad oggi sono circa 15.000 le testate ancora presenti nel mondo, in leggera diminuzione numerica ma in continuo e problematico ammodernamento

L’Italia non ha sostenuto il percorso di disarmo multilaterale sia votando contro la risoluzione in Assemblea Generale dello scorso anno che convocava una Conferenza di elaborazione del Trattato, sia non partecipando alle negoziazioni di New York concluse lo scorso luglio con l’approvazione di un testo condiviso.

Per questo motivo la Rete Italiana per il Disarmo e la Campagna Senzatomica hanno deciso di lanciare un’iniziativa di pressione sul Governo. Sotto lo slogan “Italia Ripensaci!” verranno raccolte diverse iniziative e azioni con il fine di convincere Esecutivo e Parlamento a cambiare rotta.

“A noi, in Italia, è stata risparmiata la distruzione atomica, ma anche le cittadine e i cittadini italiani chiedono al proprio Governo di unirsi al percorso multilaterale che renderà il mondo libero da armi nucleari. Dobbiamo far sentire la nostra voce” ha detto Lisa Clark di Rete Italiana per il Disarmo e co-presidente dell’International Peace Bureau.

Lo strumento scelto dalle campagne italiane per il disarmo nucleare è quello della “sottoscrizione simbolica” da parte dei cittadini del testo del Trattato. Atto chiaro e forte per dimostrare che se il Governo e la politica non riescono ad interpretare il vero sentire della popolazione saranno gli stessi cittadini a farsi carico di un sostegno al percorso multilaterale di disarmo nucleare.

Per ottenere questo risultato è fondamentale il sostegno di tutti ed è importante che associazioni, organizzazioni, Enti Locali e cittadini facciano la propria parte prendendo posizione e gridando “Italia Ripensaci!” con la propria sottoscrizione simbolica.

La mobilitazione delle organizzazioni che fanno riferimento a Rete Italiana per il Disarmo e Campagna Senzatomica non però una novità di oggi.

“Da tempo e con continue sollecitazioni al Governo, che non ha mai voluto rispondere direttamente, abbiamo chiesto che l’Italia sostenesse il Trattato di messa al bando delle armi nucleari: la nuova fase di azione in avvio parte dunque con il supporto già raccolto. un supporto sostanziato in particolare nelle oltre 150.000 firme che Senzatomica ha raccolto negli ultimi mesi in occasione degli appuntamenti territoriali della mostra itinerante che illustra le problematiche delle armi nucleari”.

“Noi di Senzatomica e Rete Italiana per il Disarmo abbiamo partecipato ad entrambe le sessioni della Conferenza per negoziare il Trattato sulla messa al bando delle armi nucleari, con l’assoluta convinzione che un nuovo strumento legale internazionale fosse necessario e urgente affinché nessuno sperimenti più l’atrocità di tali armi di distruzione di massa – dichiara Daniele Santi, Segretario Generale di Senzatomica – Questo Trattato è l’espressone di un sentire umano condiviso, di un desiderio popolare diffuso anche negli Stati nucleari o dipendenti dal nucleare, come l’Italia. Ora è il momento che gli Stati si uniscano e firmino il Trattato per garantirne l’efficacia e l’universalità. Come società civile, sosteniamo i governi che sono in prima linea in questo momento storico, e uniamo le nostre voci affinché anche il Governo italiano decida di essere dal lato giusto della storia”.

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