Hamas-Fatah, cosa prevede l’accordo

Una prima traduzione dell’accordo tra Hamas e Fatah, riportata dal sito web Time of Israel, ripresa a sua volta dal portale palestinese Palinfo traccia un quadro dello storico accordo firmato a Il Cairo tra le due fazioni politiche palestinesi più rilevanti.

L’accordo cita come obiettivo ‘un unico sistema politico democratico e pluralista, con un trasferimento pacifico del potere attraverso le elezioni’. L’obiettivo del testo, a detta del presidente egiziano Abdel Fattah el-Sissi è infatti quello di “realizzare uno Stato palestinese indipendente ai confini del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale e un ritorno ai rifugiati palestinesi”.

I due movimenti, al termine di una serie di incontri hanno quindi concordato di:

  • Completare le procedure che consentano al governo nazionale di riconciliazione (Autorità palestinese) di esercitare pienamente le proprie funzioni e di svolgere le proprie responsabilità a Gaza come già avviene in Cisgiordania, entro il 1 dicembre 2017.
  • L’accordo cita poi la necessità di trovare rapidamente una soluzione per i dipendenti della municipalità di Gaza, prima del 1 febbraio 2018. A questo percorso di cambiamento parteciperanno anche esperti e specialisti della striscia di Gaza.
  • I dirigenti dei servizi di sicurezza ufficiali che operano nello Stato della Palestina si recheranno nella Striscia di Gaza per discutere i modi e i meccanismi per ricostruire i servizi di sicurezza con le parti interessate.
  • L’accordo prevede poi lo svolgimento di una ulteriore riunione a Il Cairo nella prima settimana del dicembre 2017 per valutare i progressi compiuti in merito alle questioni concordate e una precedente riunione il 14 novembre 2017 per tutte le fazioni palestinesi che hanno firmato l’”Accordo nazionale palestinese” il 4 maggio 2011 per discutere tutte le voci di riconciliazione indicate nell’accordo.

L’accordo è stato firmato dal leader della delegazione Fatah Azzam al-Ahmad e dal capo di Hamas Salah al-Arouri.

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