Somalia, attentati e muri aspettando le elezioni

da viedifuga.org

Attentati, missioni europee prorogate, elezioni fissate ma rimandate e muri in costruzione.

Sono molti gli avvenimenti che scuotono la Somalia in questi mesi. Ieri un attentato ha causato la morte di decine di persone, oltre a molti feriti. Un’autobomba è esplosa all’ingresso del porto di Mogadiscio. L’attacco è stato rivendicato da al Shebaab, una organizzazione integralista nata subito dopo la caduta del dittatore Siad Barre nel 1991.L’organizzazione controlla molte zone rurali e impone nei territori la Sharia.

In questo contesto a fine dicembre dovrebbero tenersi le elezioni. I leader politici della Somalia hanno infatti raggiunto un’intesa sul 28 dicembre, dopo tre rinvii e accuse di corruzione e intimidazioni. La tornata elettorale era prevista per il 30 novembre, ma la commissione la aveva bloccata.

Questo rinvio potrebbe essere dovuto alle lotte fra clan molto attivi in tutto il paese del Corno d’Africa.

Altra novità arriva dall’Unione europea che ha deciso di prolungare le sue missioni in Somalia fino al 31 dicembre 2018.

Le missioni attive sono due: quella civile ‘Eucap’ per l’assistenza alla sicurezza marittima e quella missione militare ‘Eutm’ che ha il compito di rafforzare capacità delle forze armate somale. Prolungata fino al 2018 anche la missione navale ‘Eu NavFor Atalanta’ contro la pirateria.

In tutto questo c’è poi la questione del muro al confine con il Kenya.

Il primo tratto è stato concluso, anche se non si tratta di una vera e propria costruzione di mattoni e cemento, ma di una lunga recinzione con pali, rete metallica e rotoli di filo spinato.

A realizzarla le forze armate keniane. La decisione era stata presa nel 2015 dopo l’attacco dei miliziani islamisti di al Shabaab contro l’università di Garissa che ha causato più di 140 morti

La barriera dovrebbe arrivare alla lunghezza di 30 chilometri ed il tempo previsto per la costruzione è di quattro mesi.

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