14 milioni di morti in 5 anni: il prezzo dei tagli a USAID

Gli effetti del piano Trump sull'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale. Un rapporto di Lancet

di Maurizio Sacchi

I tagli dell’amministrazione Trump all’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), che fornisce il 40% dei finanziamenti umanitari in tutto il mondo, potrebbero causare 14 milioni di morti entro il 2030, un terzo delle quali bambini piccoli, secondo uno studio pubblicato su The Lancet, Potenzialmente “arrestando – e persino invertendo – due decenni di progressi in campo sanitario tra le popolazioni vulnerabili”. Lo studio della prestigiosa rivista è stato pubblicato a fine giugno, mentre leader mondiali e del mondo degli affari si riunivano per una conferenza delle Nazioni Unite a Siviglia, nella speranza di rafforzare il settore degli aiuti in difficoltà.

Ma dopo lo smantellamento dell’USAID, diversi altri importanti donatori, tra cui Germania, Regno Unito e Francia, hanno seguito l’esempio annunciando piani per tagliare i loro budget per gli aiuti esteri. Gli Stati Uniti, tuttavia, non parteciperanno. L’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) aveva fornito oltre il 40% dei finanziamenti umanitari globali fino al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca a gennaio. Due settimane dopo, l’allora stretto consigliere di Trump – e l’uomo più ricco del mondo – Elon Musk si vantò di aver messo l’agenzia “a dura prova”.

I tagli ai finanziamenti “rischiano di interrompere bruscamente – e persino di invertire – due decenni di progressi in ambito sanitario tra le popolazioni vulnerabili”, ha avvertito il coautore dello studio Davide Rasella, ricercatore presso il Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal). “Per molti Paesi a basso e medio reddito, lo shock risultante sarebbe paragonabile per portata a una pandemia globale o a un grave conflitto armato”. Esaminando i dati di 133 nazioni, il team internazionale di ricercatori ha stimato che i finanziamenti USAID abbiano prevenuto 91 milioni di morti nei paesi in via di sviluppo tra il 2001 e il 2021. Per prevedere come un taglio dei finanziamenti dell’83% – la cifra annunciata dal governo statunitense all’inizio di quest’anno – potrebbe influire sui tassi di mortalità sono stati utilizzati modelli statistici proiettivi, che hanno dato le cifre impressionanti dei 14 milioni di morti, di cui 5 milioni bambini. Durante la I Guerra mondiale morirono 10 milioni di soldati. Se ai tagli Usa si aggiungeranno anche quelli dell’Unione Europea, si potrebbero arrivare a “un numero ancora maggiore di decessi nei prossimi anni”, ha affermato Caterina Monti di ISGlobal, coautrice dello studio.

I ricercatori hanno scoperto che i programmi sostenuti dall’USAID hanno portato a una riduzione del 15% dei decessi per tutte le cause. Per i bambini sotto i cinque anni, il calo dei decessi è stato doppio, del 32%. Lo studio ha rilevato che nei paesi che ricevevano un livello di sostegno elevato si è registrato il 65% di decessi in meno per HIV/AIDS rispetto a quelli con finanziamenti USAID scarsi o nulli. Anche i decessi per malaria e malattie tropicali trascurate sono stati dimezzati. Prima del taglio dei finanziamenti, USAID rappresentava lo 0,3% di tutta la spesa federale statunitense.”I cittadini statunitensi contribuiscono con circa 17 centesimi al giorno a USAID, circa 64 dollari all’anno”, ha affermato James Macinko, coautore dello studio, dell’Università della California, Los Angeles. “Credo che la maggior parte delle persone sosterrebbe la continuazione dei finanziamenti dell’USAID se sapesse quanto efficace può essere un contributo così piccolo nel salvare milioni di vite.”

Nell’immmagine da wikipedia, bimbo africano in ospedale

 

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