Almeno 15 morti durante le proteste a Goma

Tensione nella Repubblica Democratica del Congo. I caschi blu accusati di reazione sproporzionata dal Governo di Kinshasa. Uccisi anche due militari dell'Onu

Le manifestazioni sono iniziate lunedì nella città di Goma – Repubblica Democratica del Congo – e si sono estese martedì a Butembo, dove un soldato e due poliziotti dell’Onu sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato la violenza, attraverso una comunicazione  del vice portavoce delle Nazioni Unite Farhan Haq : “Sottolinea che qualsiasi attacco diretto contro le forze di pace delle Nazioni Unite può costituire un crimine di guerra e invita le autorità congolesi a indagare su questi incidenti e ad assicurare rapidamente i responsabili alla giustizia”. In entrambe le città le truppe di pace dell’Onu sono state accusate di aver reagito con la forza mentre centinaia di manifestanti lanciavano pietre e bombe molotov, vandalizzavano e incendiavano gli edifici delle Nazioni Unite. Un reporter della Reuters ha visto i peacekeeper dell’Onu sparare a due manifestanti a Goma, dove il portavoce del Governo Patrick Muyaya ha detto che almeno cinque persone sono state uccise e 50 ferite e che la reazione dei caschi blu è stata sproporzionata. A oggi il numero dei morti è valutato in almeno 15 vittime.

(Red/Est)

Fotonotizie è una sezione di atlanteguerre che dà conto di emergenze in sviluppo

In copertina: la città di Goma

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