Il piano di pace cinese per l’Ucraina. Il punto

Documenti. Il testo integrale tradotto in italiano
Documenti. Si è molto parlato del “Piano di pace cinese per l’Ucraina”. In febbraio il Ministero degli Esteri cinese ha pubblicato in realtà tre documenti, che contengono la visione di Pechino sulle relazioni internazionali in un mondo multipolare e dunque anche sul conflitto in corso. Il primo è sulla Global Security Initiative, c’è poi il secondo sull’egemonia americana e infine quello sulla proposta cinese per una soluzione politica alla guerra in Ucraina. Per facilitare il lettore italiano abbiamo pensato che fosse interessante tradurre il testo della proposta cinese per arricchire il dossier Ucraina attraverso il quale seguiamo il conflitto. È “il punto” di questa settimana.
 

Posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina

24 febbraio 2023

1. Rispettare la sovranità di tutti i Paesi. Il diritto internazionale universalmente riconosciuto, compresi gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite, deve essere rigorosamente osservato. La sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i Paesi devono essere effettivamente sostenute. Tutti i Paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, ricchi o poveri, sono membri uguali della comunità internazionale. Tutte le parti devono sostenere congiuntamente le norme fondamentali che regolano le relazioni internazionali e difendere l’equità e la giustizia internazionali. Occorre promuovere l’applicazione equa e uniforme del diritto internazionale e rifiutare i doppi standard.  

2. Abbandonare la mentalità della Guerra Fredda. La sicurezza di un Paese non deve essere perseguita a spese di altri. La sicurezza di una regione non deve essere raggiunta rafforzando o espandendo i blocchi militari. Gli interessi e le preoccupazioni legittime di tutti i Paesi in materia di sicurezza devono essere presi sul serio e affrontati in modo adeguato. Non esiste una soluzione semplice a una questione complessa. Tutte le parti dovrebbero, seguendo la visione di una sicurezza comune, globale, cooperativa e sostenibile e tenendo conto della pace e della stabilità a lungo termine del mondo, contribuire a creare un’architettura di sicurezza europea equilibrata, efficace e sostenibile. Tutte le parti dovrebbero opporsi al perseguimento della propria sicurezza a scapito di quella altrui, evitare il confronto in blocco e lavorare insieme per la pace e la stabilità nel Continente eurasiatico.

3. Cessare le ostilità. Il conflitto e la guerra non giovano a nessuno. Tutte le parti devono rimanere razionali ed esercitare la moderazione, evitare di alimentare le fiamme e aggravare le tensioni, e impedire che la crisi si deteriori ulteriormente o addirittura vada fuori controllo. Tutte le parti devono sostenere la Russia e l’Ucraina a lavorare nella stessa direzione e a riprendere il dialogo diretto il più rapidamente possibile, in modo da dequalificare gradualmente la situazione e raggiungere infine un cessate il fuoco completo.  

4. Riprendere i colloqui di pace. Il dialogo e i negoziati sono l’unica soluzione possibile alla crisi ucraina. Tutti gli sforzi che favoriscono una soluzione pacifica della crisi devono essere incoraggiati e sostenuti. La comunità internazionale deve rimanere impegnata nel giusto approccio di promozione dei colloqui per la pace, aiutare le parti in conflitto ad aprire la porta ad una soluzione politica il prima possibile e creare condizioni e piattaforme per la ripresa dei negoziati. La Cina continuerà a svolgere un ruolo costruttivo in questo senso.  

5. Risolvere la crisi umanitaria. Tutte le misure che favoriscono l’attenuazione della crisi umanitaria devono essere incoraggiate e sostenute. Le operazioni umanitarie devono seguire i principi di neutralità e imparzialità e le questioni umanitarie non devono essere politicizzate. La sicurezza dei civili deve essere protetta in modo efficace e devono essere creati corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dalle zone di conflitto. Sono necessari sforzi per aumentare l’assistenza umanitaria nelle aree interessate, migliorare le condizioni umanitarie e fornire un accesso umanitario rapido, sicuro e senza ostacoli, al fine di prevenire una crisi umanitaria su larga scala. L’ONU dovrebbe essere sostenuta nello svolgere un ruolo di coordinamento nel convogliare gli aiuti umanitari nelle zone di conflitto.

6. Proteggere i civili e i prigionieri di guerra (POW). Le parti in conflitto devono attenersi rigorosamente al diritto umanitario internazionale, evitare di attaccare i civili o le strutture civili, proteggere le donne, i bambini e le altre vittime del conflitto e rispettare i diritti fondamentali dei prigionieri di guerra. La Cina sostiene lo scambio di prigionieri di guerra tra Russia e Ucraina e invita tutte le parti a creare condizioni più favorevoli a tale scopo.

7. Mantenere la sicurezza delle centrali nucleari. La Cina si oppone agli attacchi armati contro le centrali nucleari o altre strutture nucleari pacifiche e invita tutte le parti a rispettare il diritto internazionale, compresa la Convenzione sulla Sicurezza Nucleare (CNS), e ad evitare risolutamente gli incidenti nucleari causati dall’uomo. La Cina sostiene l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) nello svolgere un ruolo costruttivo nella promozione della sicurezza delle strutture nucleari pacifiche.

8. Ridurre i rischi strategici. Le armi nucleari non devono essere utilizzate e le guerre nucleari non devono essere combattute. La minaccia o l’uso di armi nucleari deve essere contrastata. Bisogna prevenire la proliferazione nucleare ed evitare le crisi nucleari. La Cina si oppone alla ricerca, allo sviluppo e all’uso di armi chimiche e biologiche da parte di qualsiasi Paese, in qualsiasi circostanza.

9. Facilitare le esportazioni di cereali. Tutte le parti devono attuare l’Iniziativa sui cereali del Mar Nero, firmata da Russia, Turchia, Ucraina e Nazioni Unite, in modo completo ed efficace ed equilibrato, e sostenere l’ONU nello svolgere un ruolo importante a questo proposito. L’iniziativa di cooperazione sulla sicurezza alimentare globale proposta dalla Cina offre una soluzione fattibile alla crisi alimentare globale.

10. Fermare le sanzioni unilaterali. Le sanzioni unilaterali e la massima pressione non possono risolvere il problema, ma creano solo nuovi problemi. La Cina si oppone alle sanzioni unilaterali non autorizzate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. I Paesi interessati dovrebbero smettere di abusare delle sanzioni unilaterali e della “giurisdizione a lungo raggio” contro altri Paesi, in modo da fare la loro parte per attenuare la crisi ucraina e creare le condizioni affinché i Paesi in via di sviluppo possano far crescere le loro economie e migliorare la vita delle loro popolazioni.

11. Mantenere stabili le catene industriali e di approvvigionamento. Tutte le parti dovrebbero mantenere con serietà il sistema economico mondiale esistente e opporsi all’uso dell’economia mondiale come strumento o arma per scopi politici. Sono necessari sforzi congiunti per mitigare le ricadute della crisi ed evitare che essa interrompa la cooperazione internazionale nei settori dell’energia, della finanza, del commercio alimentare e dei trasporti, minando la ripresa economica globale.

12. Promuovere la ricostruzione post-conflitto. La comunità internazionale deve adottare misure per sostenere la ricostruzione post-conflitto nelle zone di conflitto. La Cina è pronta a fornire assistenza e a svolgere un ruolo costruttivo in questa impresa.

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