Agricoltura Supportata dalla Comunità – cibo e persone al centro

Principi attivi

  • Solidarietà
  • Partecipazione attiva
  • Creazione di legami
  • Fiducia
  • Responsabilità
  • Visione di lungo periodo
  • Accorciare le distanze

Che cos'è?

Dietro l’acronimo CSA troviamo un autentico gruppo di persone impegnate a sostenere un’agricoltura differente: locale, biologica, agroecologica e programmata, ovvero l’Agricoltura Supportata dalla Comunità. Anche in Trentino esiste un gruppo di cittadini/e, agricoltori/e, ricercatori e ricercatrici che hanno deciso di restituire al cibo una centralità nelle proprie vite, costituendo così una CSA nel territorio. 

Tra gli obiettivi  che il gruppo si è dato ci sono l’autoproduzione, la costruzione di reti solidali tra mangiatori e mangiatrici e produttori locali al fine di accorciare la filiera rendendola più equa, trasparente e sostenibile. 

Nelle CSA il ruolo della comunità è centrale: sono infatti i consumatori a partecipare attivamente alle decisioni relative alle colture, accordandosi con i produttori sulla tipologia e quantità di prodotti coltivati. Questo permette loro di avere un controllo diretto sulla qualità del cibo ma soprattutto, programmando le produzioni, permette di ridurre gli sprechi. A sua volta questo garantisce ai produttori la vendita di tutto quello che producono. La co-progettazione, così come la produzione nel rispetto di natura e animali sono i principi fondanti di questi gruppi di persone che, come sempre accade con le buone pratiche e le esperienze vincenti, si stanno diffondendo su tutto il territorio Italiano.

Obiettivi per il mondo

In virtù del fatto che le CSA partono dalle necessità delle comunità locali, sono realtà presenti in tutto il mondo. Spesso hanno nomi diversi, ma si basano sullo stesso principio: cittadini attivi che si impegnano con i produttori locali nel condividere sia i rischi che i vantaggi di un’agricoltura radicalmente sostenibile. 

Una prima forma di CSA, oggi grande network di cooperative, nacque in Giappone negli anni ‘60, per poi diffondersi anche in Svizzera, negli Stati Uniti, in Brasile. In questo portale si possono trovare molte altre  esperienze internazionali diffuse in tutto il mondo. 

Anche grazie a questo sguardo internazionale le CSA  rispondono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ed in particolare al secondo: sconfiggere la fame. Tra i target di questo obiettivo infatti troviamo sia quello di aumentare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, sia quello di garantire sistemi di produzione sostenibili implementando pratiche agricole che aiutino a mantenere vivi gli ecosistemi rafforzando la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e migliorando progressivamente il territorio e la qualità del suolo.

Effetti desiderati

Le CSA non sono solo comunità di produzione alimentare: sono spazi d’incontro, di scambio di buone pratiche e consigli, luoghi in cui instaurare rapporti d’amicizia e  fiducia. Fare parte di una CSA significa interessarsi della propria salute, alimentandosi con prodotti agroecologici o biologici, ma al contempo significa sostenere il proprio territorio  socialmente, economicamente e da un punto di vista ambientale.

Se ti dimentichi queste proposte?

Le nostre scelte alimentari e, in generale, di consumo ricadono sulle spalle di molti produttori a volte più vicini e (troppo spesso ancora) più lontani. Scegliere consapevolmente cosa comprare, favorendo un prodotto locale, coltivato senza l’uso massiccio di pesticidi e da persone i cui diritti sono garantiti, ci può aiutare a compiere un’azione nutritiva per noi e per il pianeta.  Se ti dovessi dimenticare di questa proposta, la prossima volta che fai un giro in campagna o al mercato contadino della tua città, allungando lo sguardo potresti notare un cartello che dice “Agricoltura Supportata dalla Comunità”, per accorciare le distanze promuovendo un consumo consapevole e una produzione sostenibile.

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