di Maurizio Sacchi
Mark Carney, 60 anni, leader del Partito Liberale, ha vinto le elezioni federali in Canada. Sarà quindi confermato Primo ministro, carica che ricopriva dall’inizio di marzo, in seguito alle dimissioni di Justin Trudeau. Carney è un neofita della politica dopo una lunga carriera nel settore delle banche centrali e della finanza globale. Il grande sconfitto è Pierre Poilievre, 45 anni, leader del Partito Conservatore, che fino a poco fa era accreditato di un vantaggio massiccio nelle previsioni di voto, fino al 30 percento.
Le ragioni di questo capovolgimento di fronte sono evidenti, e vanno ricondotte alla politica aggressiva del presidente degli Stati uniti Donald Trump nei confronti del vicino del Nord. Oltre ai dazi imposti al Canada, la dichiarata intenzione di annettere il Paese per farne il 51esimo Stato degli Usa ha sollevato un’ondata di indignazione, e la reazione inconsistente di Polievre spiegano il risultato. Questi i risultati al momento in cui scriviamo, con il 95 percento dei voti scrutinati: 168 seggi ai Liberali di Carney (43%); 144 ai Conservatori di Polievre (41,4%); 23 al Bloc Quebecois (6,4%). Quanto alla sinistra radicale di Jagmeet Singh, appena indietro con il 6,3%, solo 7 seggi, per via del sistema elettorale, e 1 seggio ai Verdi.
L’atteggiamento di Carney durante la campagna elettorale é stato chiaro: “Come ho avvertito per mesi, l’America vuole la nostra terra, le nostre risorse, la nostra acqua, il nostro Paese“, ha affermato. “Il Presidente Trump sta cercando di spezzarci per poterci possedere. Questo non accadrà mai”. Prima delle elezioni Trump e Carney hanno parlato per telefono, e anche in quella occasione il Presidente Usa ha ribadito la sua intenzione di annettere il Canada. Dopo la sua elezione, Carney ha affermato che manterrà i dazi di ritorsione del Canada contro gli Stati Uniti. Ha però avvertito che un loro inasprimento danneggerebbe i canadesi più di quanto non farebbe pressione sugli americani. Nel periodo precedente il neo-eletto si é impegnato a cercare alleanze e ad ampliare le relazioni commerciali del Canada, e il mese scorso ha compiuto un breve ma importante viaggio in Europa per sottolineare questo approccio.
Per Poilievre un altro smacco: ha perso il suo seggio a Ottawa, una sconfitta clamorosa per chi sembrava destinato a diventare il prossimo Primo Ministro solo poche settimane fa. E ora é a rischi anche il suo ruolo di leader dei Conservatori, Pur attribuendo a Poilievre il merito di aver rivitalizzato il partito, una parte dei membri gli rimprovera di non aver cambiato rotta dopo l’aperta aggressione di Trump, il quale il mese scorso aveva accettato di avviare rapidamente ampi colloqui su questioni di sicurezza ed economiche con chiunque avesse vinto le elezioni di lunedì, ed é quindi previsto a breve un incontro tra i due leader. Inoltre Carney ospiterà a metà giugno i leader del G7, cioé Trump e i leader di Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e Giappone, nonché dell’Unione Europea, al vertice di Kananaskis, una località montana dell’Alberta.
nell’immagine, Carney e Starmer a colloquio nel marzo 2025