Contro il memorandum Italia-Libia

Il 2 febbraio entra in vigore, senza alcuna modifica rispetto al 2017, l'accordo che sancisce la collaborazione con la guardia costiera libica. Pesanti critiche

Domani, domenica 2 febbraio il memorandum Italia – Libia verrà prorogato alle stesse identiche condizioni, per altri tre anni. Il documento stipulato dal Governo Gentiloni e confermato dai successivi Governi Conte prevedeva e prevede una stretta collaborazione tra l’Italia e la Guardia costiera libica, i cui membri sono stati accusati ripetutamente dalle agenzie Onu di traffico e detenzione di esseri umani.

In questi anni di applicazione tutte le organizzazioni non governative internazionali per i diritti umani lo hanno condannato perché rappresenta un rischio effettivo per la tutela dei diritti delle persone migranti. In Libia è infatti noto che vengono sistematicamente violati i diritti fondamentali di migliaia di persone, detenute senza accuse e sottoposte alle più indicibili violenze e torture.

Oltre ai numerosi servizi giornalistici, a documentare queste violenze sono state anche le stesse Nazioni Unite che avevano nel dicembre 2018 pubblicato un rapporto che denunciava “inimmaginabili orrori” subiti da migranti e rifugiati nei centri di detenzione in Libia.  A partire dalla testimonianza di 1.300 persone intervistate tra il gennaio del 2017 e l’agosto del 2018 la Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) e l’Ufficio dell’alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) avevano redatto un documento di sessanta pagine che descriveva le gravi violazioni, atrocità e abusi “commessi dai funzionari pubblici, dai miliziani che fanno parte di gruppi armati e dai trafficanti”.

Contro la conferma del memorandum si è sono mosse ong, associazioni e privati cittadini che hanno scritto in massa al ministro degli esteri Luigi Di Maio e alministro degli Interni Luciana Lamorgese per chiedere di mettere fine a questo accordo.

Tags:

Ads

You May Also Like

Libanesi contro la crisi economica

Le nuove proteste hanno portato a decine di arresti. I dubbi delle ong sull'uso eccessivo della forza e i perché della piazza

I libanesi tornano in strada per protestare, questa volta, contro le banche. Centinaia di ...

Elezioni, dove va lo Sri Lanka

La campagna elettorale è stata dominata dall'emergenza sicurezza spinta dalle bombe di Pasqua dell'aprile scorso

di Emanuele Giordana Lo Sri Lanka va alle urne per eleggere un nuovo capo ...

La spina militare nel fianco del Myanmar

Sotto accusa la guerra e l'esercito della fragile democrazia asiatica. La denuncia di Amnesty e le sanzioni di Londra mentre gli uomini in divisa si autoassolvono

Amnesty Internationl, il governo britannico, le associazioni della società civile: tutte contro Tatmadaw, come ...