Crisi dei rifugiati in Somalia

Gli effetti devastanti di sedici mesi di guerra in Sudan

di Maurizio Sacchi

La guerra in Sudan si avvicina al 16° mese, con decine di migliaia di morti e milioni di sfollati in quella che, secondo le organizzazioni internazionali, è la peggiore crisi di sfollamento al mondo. I combattimenti sono scoppiati tra le forze fedeli alle Forze armate sudanesi (SAF) e le forze paramilitari di supporto rapido (RSF) nell’aprile 2023, Le Forze di Supporto Rapido (RSF) hanno attraversato Sennar il 29 giugno in quello che è stato descritto dagli analisti come un “attacco lampo”, prendendo d’assalto Sinjah dopo aver superato le difese delle Forze Armate Sudanesi (SAF) lungo una sezione del confine tra al-Jazirah e Sennar a Jebel Moya.

I violenti scontri hanno visto bombardamenti aerei indiscriminati e l’abbattimento di civili che cercavano di fuggire per salvarsi la vita. Il numero esatto delle vittime non è noto, ma almeno 1.000 civili sono stati uccisi o sono scomparsi durante l’attacco, secondo il Sennar Youth Gathering, un gruppo di resistenza locale.

In Somalia dalla fine di giugno 136.000 civili sono fuggiti dallo Stato di Sennar a causa dell’intensificarsi dei combattimenti. Le violenze hanno costretto circa 57mila persone a fuggire dalle loro case. Le persone in fuga da Sinjah, capoluogo della regione,  sono arrivate negli Stati di Gedaref, Nilo Blu, Nilo Bianco e Kassala. I gruppi di soccorso del centro di Gedaref, che ospita già più di 600mila persone,si preparano a questa nuova ondata di rifugiati. Il Programma Alimentare Mondiale (PAM) ha scorte alimentari a Gedaref per soddisfare le esigenze di 50mila persone.

L’Rsf avrebbe preso il controllo a Sinjah del quartier generale militare, della sede principale della polizia e dell’edificio del governo statale.  I costi dei trasporti sono saliti alle stelle e i veicoli scarseggiano. La Commissione governativa per gli aiuti umanitari (HAC) nello Stato di Gedaref ha riferito che nei prossimi giorni circa 130.000 persone potrebbero fuggire dallo Stato di Sennar. Si tratta di 50.000 residenti dello Stato di Sennar e di 80.000 sfollati interni provenienti da Aj Jazirah, Khartoum, Darfur e Kordofan che si sono rifugiati a Sennar da metà aprile 2023. La scorsa settimana si sono conclusi i colloqui di Ginevra guidati dalle Nazioni Unite, che hanno visto la partecipazione di rappresentanti di entrambe le parti in conflitto. Al momento non é noto quali risultati siano usciti dal dialogo.

Nell’immagine da wikipedia, la Somalia nel suo contesto geografico

 

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