Etiopia: alta tensione nel Tigrai

Nella serata di ieri l’aeronautica etiopica avrebbe iniziato bombardamenti nell'area

Nella serata di ieri l’aeronautica etiopica avrebbe iniziato bombardamenti nella regione del Tigray. Lo scrive oggi il magazine online Africa Express citando un’emittente locale ma finora Addis Abeba non ha rilasciato commenti in merito. Nel frattempo il Sudan ha già chiuso le sue frontiere con l’Etiopia come riferisce in un breve comunicato il governatore di Kassala. Secondo il sito italiano di notizie africane, resta  difficile verificare la situazione dell’area “perché internet è stato bloccato da ieri e lo spazio aereo è stato chiuso. Tutti voli interni e internazionali per e da la regione sono stati chiusi. Sempre ieri il parlamento etiopico – scrive ancora African Express, ha approvato lo stato d’emergenza nel Tigray, proclamato già martedì dal primo ministro Abiy Ahmed”. Huffington Post riferisce invece che nella notte tra il 3 e il 4 novembre si sono verificati scontri a fuoco nella capitale regionale del Tigrai, Macallè, e nella cittadina di Dansha, dove si sono fronteggiate le forze dell’esercito federale e quelle regionali agli ordini del Tigray People’s Liberation Front – TPLF. Secondo fonti locali, che citano il primo ministro Abiy Ahmed, ci sarebbero state numerose vittime nel corso degli incidenti.

Nell’immagine il disegno della silhouette di un Sukhoi Su-27 di fabbricazione sovietica in dotazione all’Etiopia

Fotonotizie è una sezione di atlanteguerre che dà conto di emergenze in sviluppo

{Red/Est)

Tags:

Ads

You May Also Like

Fame e siccità nel Corno d’Africa

Tre stagioni delle piogge mancate e la Regione è in ginocchio: malnutrizione, stop all'istruzione, ma anche violenza e matrimoni precoci. Un quadro della situazione

Drammatica la situazione nel Corno d’Africa. A causa della mancanza di piogge in tre ...

Kenya oggi alle urne. Che parte ha avuto Facebook?

Alla vigilia delle elezioni  Foxglove e  GlobalWitness hanno scoperto come l'uso distorto di Fb possa tranquillamente  veicolare messaggi violentissimi per zittire e minacciare minoranze etniche, partiti di opposizione, movimenti femministi. Con un esperimento rivelatore

di Stefano Bocconetti • “Ti uccido, ti decapito, ti faccio a pezzi, schifoso abitante ...

Dacca/Delhi: la visita indigesta di Narendra Modi

Cinque vittime nelle proteste di centinaia di studenti contro il premier indiano  represse con violenza nel Bangladesh orientale