Gambia, speranza in prestito

di Andrea Tomasi

Il presidente eletto del Gambia, Adama Barrow, è riuscito a prendere possesso del potere del Gambia. Ha vinto il braccio di ferro con il suo predecessore Yahya Jammeh, uscito sconfitto alle presidenziali dello scorso 1 dicembre. Ad elezioni perse, Jammeh aveva cercato di “aggrapparsi alla poltrona” dicendo che il voto era stato truccato. Il Senegal, che circonda geograficamente il Gambia e che lo “circonda” anche politicamente, aveva schierato il proprio esercito per dare man forte a Barrow. «Barrow (nella foto a fianco) – racconta l’Ansa – è giunto a Banjul dal Senegal dove aveva giurato come presidente nella sede dell’ambasciata del suo Paese a Dakar. La minaccia di un intervento armato delle forze dell’Ecowas, l’organizzazione dei Paesi dell’Africa occidentali, ha costretto l’ex uomo forte del Gambia – noto nei Paesi occidentali per le sue politiche apertamente in contrasto con i diritti umani e per il suo atteggiamento repressivo verso l’omosessualità – a cedere il potere e a scegliere l’esilio in Guinea Equatoriale». L’istrionico autocrate Jammeh – scrive East Online – ha lasciato il proprio Paese per prendere la via dell’esilio in Guinea Equatoriale, dove è stato accolto dal presidente Teodoro Obiang e dalle vibranti proteste dell’opposizione, secondo cui, non dovrebbe avere la possibilità di ottenere asilo politico per il suo prolungato rifiuto di accettare il risultato della consultazione elettorale». La partenza di Jammeh (nella foto sotto con Barack e Michelle Obama) è stata favorita dalla mediazione del presidente guineano Alpha Condé e del mauritano Mohamed Ould Abdel Aziz, oltre che dalla minaccia dell’intervento armato di una coalizione  di cinque nazioni africane della Cedeao, guidate dal Senegal. Luciana De Michele su Nigrizia scrive del percorso fatto dal nuovo presidente, delle elezioni, del fatto che il suo predecessore non voleva lasciare il Palazzo.

«Una guerra, per quanto diplomatica sia, rimane sempre sleale. Se proprio ieri due suoi ex fedeli sono stati arrestati, uno mentre cercava di scappare dal Gambia e l’altro in Svizzera, Barrow afferma di non aver fornito alcuna garanzia a Jammeh. In questo senso, il nuovo presidente ha già dichiarato che istituirà una Commissione per la verità e la giustizia incaricata di investigare sui crimini commessi durante il regime di Jammeh e di sopprimere la Nia, il servizio di intelligence del suo predecessore. Dopo aver già nominato a Dakar Fatoumata Tambajang come sua vicepresidente, ora Barrow sta lavorando alla formazione del nuovo governo. Le priorità immediate: la liberazione di tutti i prigionieri politici e la ripresa dell’economia del Paese. Yahia Jammeh – ricordiamo – conquistò il potere con un golpe il 22 luglio 1994. Aveva solo 29 anni. Due anni dopo, col supporto del suo partito, l’Alleanza Patriottica per il Riorientamento e la Costruzione, vinse “regolari” elezioni. Di recente convertitosi all’Islam ha rinviato a causa del Ramadan le elezioni presidenziali del 2006 dalle quali è comunque uscito vincitore, anche se contestato dall’opposizione, appoggiato dal Senegal». Futuro Europa scrive che il Gambia ora spera riprendere fiato. Adama Barrow è il terzo presidente della storia del Paese in 51 anni di indipendenza dopo essere stato colonia del Regno Unito, dopo Dawda Jawara (1965-1994) e Yahya Jammeh (1994-2016). Barrow è un uomo d’affari abbastanza conosciuto nel Paese. «È diventato ufficialmente candidato del Partito Democratico Unito (UDP), primo partito di opposizione del Paese che vede in carcere molti suoi dirigenti, compreso il Segretario, arrestati per aver manifestato nell’aprile 2016. Adama Barrow è nato nel villaggio di Mankamang Kunda, situato nella parte orientale del Gambia, è sposato con due donne e ha cinque figli. Il suo arrivo a capo della coalizione è successo quasi per caso. Il 20 luglio, il capo dell’UDP, Ousainou Darboe, è stato condannato a tre anni di reclusione insieme a 17 compagni di partito, per diversi capi di accusa, tra i quali quello di aver manifestato illegalmente. Sono stati tutti arrestati durante le manifestazioni di aprile, organizzate per chiedere riforme politiche e per protestare per la morte, avvenuta  in carcere, di un altro dirigente dell’UDP, Solo Sandeng».

 

 

http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2017/01/26/gambia-tornato-presidente-eletto-barrow_7242ac53-b27b-4606-9ab7-31706c632b2d.html

http://www.nigrizia.it/notizia/il-gambia-ricomincia-da-barrow/notizie

foto tratta da http://www.aljazeera.com/news/2016/12/adama-barrow-urges-yahya-jammeh-accept-defeat-161210181222997.html

e da http://www.washingtonblade.com/2014/12/05/obama-administrations-response-gambian-human-rights-abuses-criticized/

http://www.futuro-europa.it/21917/esteri/gambia-fine-della-dittatura-adama-barrow.html

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