Il Kenya di Kenyatta nel sangue

di Ilario Pedrini
La vittoria era annunciata ed erano annunciati pure i brogli elettorali e i conseguenti scontri di piazza. Uhuru Kenyatta è di nuovo presidente del Kenya. Ma ora arriva l’accusa di avere truccato il voto.

Kenyatta è stato proclamato vincitore per un secondo mandato presidenziale nelle elezioni presidenziali tenutesi martedì.

E le celebrazioni sono state accompagnate con il versamento di sangue. Dopo l’annuncio della sua contestata vittoria in strada si sono sentiti spari e grida. Il Paese è nel caos.

A non riconoscere l’esito delle elezioni è il leader dell’opposizione sconfitto, Raila Odinga, che si sente scippato della vittoria.

Il presidente del Kenya si prepara ad avviare un secondo mandato. Nelle scorse ore ha fatto un appello alla popolazione: «Astenetevi dalla violenza»

Rivolgendosi a Odinga, Kenyatta ha dichiarato: «Siamo cittadini di una repubblica. Come in ogni competizione, ci sarà sempre un vincitore e ci sarà anche un perdente. Ma apparteniamo entrambi ad una grande nazione chiamata Kenya. Io ti tendo la mano in segno d’amicizia«. Dichiarazioni riportate da Al Jazeera e rimbalzate anche suelle agenzie di stampa italiane.

«Il presidente confermato – scrive Repubblica – ha detto in un discorso che ora c’è bisgno di “pace e armonia nazionale” e chiede unità: “I cittadini hanno visto cos’è stata la violenza nel 2007 (morirono oltre mille persone, ndr), non credo che nessuno voglia replicare quella situazione”. Ma i risultati, ancora prima dell’annuncio ufficiale, sono stati rifiutati dall’opposizione, che non li riconosce validi e definisce “una presa in giro” il voto. Di più: per uno dei leader della protesta contestare i risultati in tribunale “non è un’opzione valida, ci siamo già passati, non lo faremo”».

Centinaia di poliziotti in assetto antisommossa sono stati schierati nelle strade di Nairobi. Si temono ulteriori proteste da parte dei sostenitori dell’opposizione. Ci sono stati scontri nelle zone «dove i pro-Odinga sono in maggioranza, come nella bidonville di Kibera, dove gruppi di giovani stanno lanciando pietro contro le forze dell’ordine».

«Uhuru Kenyatta – scrive The Post Internazionale – è figlio di Jomo, primo presidente del Paese. «Uhuru, sposato e con tre figli, ha studiato scienze economiche e politiche all’Amherst College, nel Massachusetts (…). È membro di una delle famiglie più potenti e ricche della nazione. Il suo nome era sino allo scorso anno nella classifica di Forbes degli uomini più ricchi dell’Africa.

E i Kenyatta vantano un patrimonio immenso, nel settore assicurativo, edile, delle banche e dei media. Controlla il network televisivo K24, oltre a radio e giornali. Ha inoltre proprietà terriere infinite, acquisite dal padre nell’Era post coloniale, secondo alcuni in modo controverso. Più di 200mila ettari, concentrati nella Rift Valley e sulla costa».

Nel 2014 il Fatto Quotidiano scriveva di come Kenyatta era stato messo alla sbarra per i crimini da li perpetrati nel corso degli anni. «I fatti contestati – scriveva Massmiliano Sfregola -, un fardello di reati da far venire la pelle d’oca (omicidio, spostamento forzoso di popolazioni, stupro, persecuzioni su base etnica, tortura) sarebbero stati orchestrati all’indomani delle elezioni del 2007 dal politico, figlio del primo presidente del Kenya post-coloniale, e dal suo vice Joseph Ruto, all’epoca dei fatti su schieramenti avversi: secondo la ricostruzione dei fatti avvalendosi di un’alleanza con Mungiki, una pseudo-setta criminale, Kenyatta sarebbe stato il mandante degli scontri che hanno causato la morti di quasi 1300 civili (…) Il procedimento si è perso nei mille trabocchetti tesi dall’amministrazione africana (…)

Il governo Kenyatta ha fatto un lavoro certosino presso l’Unione Africana e ne ha fatto uno altrettanto efficace presso i partner occidentali, ricordando loro che guida uno dei motori economici del continente africano, un prezioso argine al terrorismo nel disastrato quadrante orientale del continente»
http://www.tpi.it/mondo/kenya/chi-uhuru-kenyatta

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/10/uhuru-kenyatta-accusato-di-crimini-contro-lumanita-le-ragioni-della-possibile-archiviazione/1150288/

https://www.atlanteguerre.it/elezioni-fattore-kappa/

http://www.repubblica.it/esteri/2017/08/11/news/ufficiali_i_risultati_in_kenya_vince_kenyatta_con_il_54_dei_voti_l_opposizione_non_ci_sta-172874613/

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