Il Kenya muore di fame

di Tommaso Andreatta

Ogni anno muoiono 3 milioni di bambini. 250.00 decessi al mese, 8.300 al giorno, 347 all’ora. La morte arriva prima del compimento dei 5 anni. La causa: mancanza di cibo. La ricerca è firmata da «Save the Children».

«Da mesi – scrive La Stampa – il Kenya affronta una siccità peggiore di quella che nel 2011 mise in ginocchio il Corno d’Africa, 2.7 milioni di persone hanno bisogno urgente di assistenza, in maggioranza si tratta di sono anziani, minori, malati.

Save the Children, che a febbraio ha visitato tra gli altri 4397 bambini a Turkana Nord trovandone il 38% in condizioni gravi, teme che il livello di malnutrizione sia ben oltre la soglia emergenziale (nell’Africa subsahariana poco meno della metà della popolazione che vive nelle zone rurali può accedere alle fonti d’acqua potabile, mentre appena una persona su 5 ha accesso ai servizi igienici)».

Con il rapporto sulla malnutrizione infantile la ong ha promosso la campagna «Fino all’ultimo bambino», una maratona che fino al 5 novembre si propone di raccogliere fondi sufficienti per raggiungere i villaggi più remoti.

La siccità in Kenya rischia di uccidere circa 73.000 bambini in Kenya. Servono aiuti umanitari.

«Le valutazioni – si legge su Azione contro la fame – evidenziano tassi di malnutrizione acuta severa altrettanto elevati a East Pokot (5.8%), Mandera (5.2%), Samburu (3.8%) e West Pokot (3.2%). Queste contee hanno anche assistito a un estremo deterioramento della nutrizione e della sicurezza alimentare.

Dopo le elezioni generali di metà agosto, le organizzazioni umanitarie hanno invitato urgentemente i governi nazionali e locali – che stanno portando avanti la risposta alla siccità, in coordinamento con le agenzie di soccorso – a dare priorità ai fondi per le crisi e al sostegno della risposta».

Save the Children denuncia che la siccità ha lasciato in una situazione di grave precarietà decine di migliaia di bambini e famiglie, «tra cui le madri di bambini sotto i 5 anni, i più vulnerabili, donne in gravidanza e in fase allattamento».

In tutto il Kenya quasi 40.000 donne incinte e in fase di allattamento sono malnutrite – un aumento del 20% rispetto allo scorso anno – lasciando così la vita dei loro bambini appesa a un filo.

Il pericolo è che gli alti tassi di malnutrizione si combinino con le malattie generate dalla mancanza di acqua potabile. Il resto lo fa la diarrea.

Francis Woods, direttore in Kenya di Save the Children, ha spiegato che nelle zone piegate dalla siccità le famiglie hanno perso i mezzi di sussistenza (prima di tutto il bestiame) necessari per garantire la sopravvivenza.

«In questo momento – scrive Felicità Pubblica – in Kenya anche le famiglie considerate, prima della siccità, più benestanti stiano ora patendo i morsi della fame e non riescano più a provvedere a tre pasti quotidiani. Una conseguenza del rincaro degli alimenti dovuto alla siccità e alla scarsità di cibo».
http://www.lastampa.it/2017/10/12/societa/una-fame-da-morire-mila-minori-di-anni-si-spengono-ogni-giorno-per-la-malnutrizione-FQQhjveuS4UA5D5KdEupCP/pagina.html

http://www.azionecontrolafame.it/blog/kenya-impennata-nei-tassi-di-malnutrizione

http://www.felicitapubblica.it/2017/08/27/kenya-piu-di-70-000-bambini-gravemente-malnutriti-serve-agire-subito/

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