Oggi e domani, Rio de Janeiro ospita il 17esimo vertice dei BRICS, organizzazione che riunisce le principali economie emergenti del pianeta. Per la seconda volta, a fare gli onori di casa è il presidente brasiliano Lula da Silva che dovrà però fare i conti con due defezioni di peso, Cina e Russia con da Xi Jinping e Vladimir Putin che hanno dato forfait. Guidata dal motto “Rafforzare la cooperazione nel Sud del mondo per una governance più inclusiva e sostenibile”, la presidenza brasiliana dei BRICS del 2025 si concentrerà su due priorità: la cooperazione nel Sud del mondo e i partenariati BRICS per lo sviluppo sociale, economico e ambientale.
Secondo Brasilia, le le priorità della presidenza brasiliana – si legge sul sito ad hoc – mirano a contribuire al progresso del dialogo e delle consultazioni tra i BRICS su questioni politiche, di sicurezza, economiche e finanziarie, nonché sulla società civile. Il Brasile persegue riforme del sistema di governance globale, sostenendo costantemente una maggiore partecipazione dei paesi emergenti e in via di sviluppo, nonché una maggiore legittimità ed efficienza delle organizzazioni internazionali esistenti. Da notare la presenza dell’Iran, la cui “guerra dei 12 giorni” è stata fermamente condannata dal Brasile.
In copertina, il Presidente Luiz Inácio Lula da Silva con la Presidente della Nuova Banca di Sviluppo (NDB), Dilma Rousseff (dal sito BRICS)