Il Meeting internazionale antirazzista è stato anche l’occasione per concludere il percorso del progetto “Popoli in transito” avviato con i ragazzi del centro di SocializzAzione di Empoli gestito dall’Arci Empolese Valdelsa e al quale ha partecipato anche l’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo con due incontri.
Il laboratorio, partendo dal tema della guerra, ha toccato i punti della mediazione del conflitto, delle diseguaglianze e delle migrazioni.
Al Mia i ragazzi si sono cimentati in tre giorni di laboratori che hanno affrontato varie tematiche. Il laboratorio prevedeva un approfondimento sul tema dei diritti (in particolare dei bambini e degli adolescenti) seguendo il filone della Dichiarazione universale dei diritti della Persona e la Convenzione dei diritti dell’infanzia.
I ragazzi si sono concentrati sull’evidenza che il godere di certi diritti derivi anche dalle condizioni economiche, sociali e geografiche ma anche personali. I bambini dovevano immedesimarsi fino in fondo in questi personaggi e immaginare la loro vita.
Il laboratorio si è poi incentrato sui giornali e la stampa italiana. Divisi in gruppi dovevano cercare dentro le pagine di alcuni giornali situazioni ed eventi che riguardassero il tema dei diritti, che fossero esercitati o goduti, violati o difesi.
Un gioco puntava poi a stimolare riflessioni sugli stereotipi e i pregiudizi, mentre altri analizzavano il tema delle migrazioni: dopo aver disegnato una barca i bambini dovevano immaginare, la prima volta di sbarcare su un’isola deserta, la seconda in un paese straniero.
Tra i bisogni oltre a cibo, casa, vestiti, medicine e altri oggetti pratici sono emersi anche concetti “astratti” come educazione, governo democratico, protezione da abusi, possibilità di esprimere propria lingua cultura e fede, possibilità di non esser discriminati, ambiente pulito.
Il ciclo di incontri è stato riassunto dai ragazzi con una immagine: un grande simbolo della pace frantumato e intorno quattro bambini di diverse nazionalità che applicano dei cerotti sulle parti danneggiate del simbolo.
Il murales è stato realizzato con l’aiuto di un artista empolese Fabrizio Maestrelli , in arte Forma.