Non vincerà la paura

Di Raffaele Crocco

Non può essere la paura ad arginare la libertà di idee, di pensiero, di espressione o giudizio. Non può essere il terrore a condizionare il pensiero. Non può essere l’omicidio a omologare la fede.
A ciò che è accaduto oggi in Francia, con l’assalto omicida dei fanatici religiosi alla redazione di Charlie Hebdo, bisogna rispondere subito, tutti assieme, senza incertezze. Bisogna rispondere continuando a raccontare ciò che vediamo, esprimendo ciò che vogliamo, disegnando, fotografando, dipingendo ciò che riteniamo utile. Bisogna rispondere continuando a permettere a chiunque di raccontare ciò che vede, esprimere ciò che vuole, mostrare ciò che ritiene utile.
E’ la libertà in gioco. E’ l’idea di una umanità libera da pregiudizi, superstizioni, religioni omicide e killer frustrati vestiti da idealisti. E’ il principio che ogni essere umano ha diritti suoi, personali, che non possono essere soffocati da alcun demente rappresentante di un dio.
Ciò che dobbiamo tenere salde, far vincere, sono le idee per cui abbiamo lottato per secoli. Quello su cui non possiamo trattare sono i principi che abbiamo difeso da dittatori pazzi e chiese sanguinarie, che abbiamo coltivato con i libri, i giornali, le discussioni, che abbiamo alimentato nelle case, con i figli, gli amici, i fratelli. Non possiamo far vincere i fucili, non possiamo cercare mediazioni con la follia. Mai come questa volta la ragione sta saldamente e solo da una parte: la nostra.

Tags:

Ads

You May Also Like

In Ucraina è “stallo mortale”. Il Punto

Al giorno 652 nulla di nuovo: la mattanza prosegue e dissangua soprattutto Kiev

di Raffaele Crocco Dice il soldato: “pensavamo che dopo essere arrivati lì, i russi ...

Rohingya, la Corte internazionale indaga

La procura generale ha reso noto l’avvio dell'esame preliminare su presunti atti coercitivi che hanno provocato lo spostamento forzato della comunità musulmana birmana  in Bangladesh

Ormai è deciso. La Corte penale internazionale (Cpi/Tpi o Icc) comincerà ad acquisire elementi ...

L’importanza di chiamarsi Macedonia

Analisi del referendum consultivo che chiedeva di esprimersi in merito all’accordo con la Grecia sulla  ridenominazione dello Stato. Meno del 50% degli aventi diritto  si è recato alle urne. E il risultato ora complica le cose

di Elia Gerola. Domenica 30 settembre 2018 si è tenuto nella ex Repubblica jugoslava ...