Dossier/ Il Forum delle Città e dei Territori di Pace

a cura di Alice Pistolesi e Maurizio Sacchi

Il “Forum mondiale delle Città e dei Territori di pace” ha concluso il 7 ottobre 2020 il suo terzo evento. A causa del Covid-19, l’evento è stato virtuale ma ha introdotto a una plenaria “in presenza” a Città del Messico per ora rinviata ad aprile 2021.

Obiettivo del Forum è quello di condividere scelte, esperienze, processi per rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili. Il Forum agisce in nome di una concezione positiva della pace che “va intesa non solo come assenza di conflitti armati, ma anche come presenza di giustizia sociale, sviluppo sostenibile, esercizio democratico della cittadinanza, rispetto dei diritti umani all’interno e tra gli Stati”.

In questo dossier approfondiamo la storia, i principi cardine e le principali aree di intervento del Forum.

 

El “Foro Mundial Territorios de paz” concluyó su tercer evento el 7 de octubre de 2020. Debido al Covid-19, el evento fue virtual pero introdujo una sesión plenaria “en presencia” en la Ciudad de México en abril 2021.

El objetivo del Foro es compartir opciones, experiencias, procesos para hacer que las ciudades y los asentamientos humanos sean inclusivos, seguros, resilientes y sostenibles. El Foro actúa en nombre de una concepción positiva de la paz que, se afirma, “debe entenderse no solo como la ausencia de conflictos armados, sino también como la presencia de la justicia social, el desarrollo sostenible, el ejercicio democrático de la ciudadanía, el respeto de los derechos humanos en el Estado y entre Estados “. En este dossier profundizamos en la historia, los principios cardinales y las principales áreas de intervención del Foro.

 

The “Territories of Peace World Forum” concluded its third event on October 7, 2020. Due to Covid-19, the event was virtual but introduced a plenary session “in presence” in Mexico City in April 2021.

The objective of the Forum is to share options, experiences, processes to make cities and human settlements inclusive, safe, resilient and sustainable. The Forum acts in the name of a positive conception of peace that, it is stated, “should be understood not only as the absence of armed conflicts, but also as the presence of social justice, sustainable development, the democratic exercise of citizenship, respect for human rights in the State and between States “. In this dossier we delve into the history, the cardinal principles and the main areas of intervention of the Forum.

I temi del Forum

I temi che ruotano attorno al Forum sono svariati. Eccoli:

Accogliere le migrazioni verso le città. I fenomeni migratori che investono tutto il Pianeta trovano nelle città un punto critico, ma anche uno spazio di opportunità per una autentica accoglienza e integrazione.

Affrontare le lacune: le disuguaglianze economiche e socio-spaziali si mostrano nelle città in modo evidente. Cercare soluzioni per rendere le città luogo di autentica convivenza e collaborazione, anzichè di contrasto e di scontro, è ancor più importante con l’acuirsi della crisi causata del Covid-19.

Sradicare la violenza contro le donne e le persone sessualmente diverse. Il perdurare della violenza sulle donne, e sugli omosessuali e transessuali indica chiaramente la necessità di elaborare politiche culturali e di protezione per aggredirne le radici e coltivare una cultura di pace e di tolleranza.

Promuovere forme di contrasto al razzismo, alla xenofobia, l’aporofobia (paura dei poveri) l’omofobia e altre forme di intolleranza. In vaste aree del mondo risorge il fenomeno del razzismo, accompagnato da violenza verbale e fisica nei confronti delle fasce più vulnerabili della popolazione. I partecipanti al Forum si impegnano nell’azione di governance necesaria a contrastare questa preoccupante minaccia.

Città e territori liberi dalla corruzione. Nel corso del 2019, un’ondata di manifestazioni di piazza, ha percorso tutto il Pianeta. Uno dei temi della protesta è quello della corruzione, che mina non solo l’economia dei Paesi ma la democrazia stessa.

Contrastare l’estremismo violento. E’ un tema di scottante attualità. Individuare risposte adeguate, che non si limitino alla sola azione di repressione, è una delle sfide del Forum.

Costruire spazi liberi dalla violenza interpersonale diretta. La possibiltà di, di percepire la città come un luogo di libertà dalla paura è una necessità vitale, specie per le categorie sociali più a rischio, e per le aree urbane degradate. Costruire spazi e servizi che offrano questa libertà è uno dei temi rilevanti del Forum.

I cinque diritti

Il forum si basa su cinque diritti fondamentali: quello alla città, i diritti economici, sociali, ambientali e culturali. Per diritto alla città si intende il diritto collettivo di vivere dignitosamente nei territori. È un diritto universale che comprende la qualità della vita sia all’interno della città che nel suo ambiente rurale. L’esercizio del diritto alla città si concentra sulla capacità delle persone che la abitano di trasformarla e rafforza l’idea di una partecipazione attiva dei suoi abitanti.

Con i diritti economici si parte dal presupposto che una città, un territorio, non è un ambiente attraente per la convivenza se non ha accesso a un’occupazione dignitosa, a condizioni eque, accesso a prestazioni di sicurezza sociale, condizioni di salute sul lavoro, protezione contro la disoccupazione, diritto a una pensione dignitosa, o il diritto di organizzarsi. I diritti sociali sono fondamentali affinché le persone che vivono città e territori possano avere la garanzia di vivere in maniera libera e dignitosa.

Una grande sfida per città e territori di tutto il mondo è rappresentata poi dai diritti ambientali, fondamentali per la difesa, conservazione e la sostenibilità degli spazi che abitiamo. Infine ci sono i diritti culturali, sono spesso difficili da interpretare nel senso che non esiste una definizione univoca del concetto di cultura. Secondo il Forum, l’esercizio dei diritti culturali è la base per una pace non solo simbolica ma anche strutturale.

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