Dossier/ L’Agenda 2030 nel 2020 (3)

La disuguaglianza nel mondo è ancora evidente e rischia di far saltare i 17 obiettivi fissati dalle Nazioni Unite nel 2015 e che si trovano nell’Agenda 2030.

In questo dossier facciamo il punto sull’andamento del goal 10 per “ridurre le disuguaglianze all’interno e fra le Nazioni”.

Qui le precedenti uscite dei dossier dedicati all’Agenda 2030

Dossier/ L’Agenda 2030 entra nel 2020

Dossier/ L’Agenda 2030 nel 2020 (2)

I numeri della disuguaglianza

La disparità di reddito è in aumento: il 10% più ricco possiede fino al 40% del reddito globale, mentre il 10% più povero guadagna solo dal 2 al 7%. Se prendiamo in considerazione la disuguaglianza nella popolazione nei paesi in via di sviluppo, la disuguaglianza è aumentata dell’11 percento. La disparità di reddito è aumentata quasi ovunque negli ultimi decenni, ma a velocità diverse: la più bassa in Europa e la più alta in Medio Oriente.

Nel 1980, l’uno per cento più ricco aveva il 16 per cento del reddito globale, mentre il 50 percento più povero deteneva l’8 percento delle entrate. La disuguaglianza economica è in gran parte guidata dalla disparità di proprietà del capitale. Dal 1980 si sono verificati ingenti trasferimenti di ricchezza pubblica a quella privata in quasi tutti i paesi. La quota di ricchezza globale dell’1% superiore era del 33% nel 2016.

Questo dato è destinato a peggiorare: secondo le stime dell’United Nations Development Programme, la ricchezza mondiale dell’1 percento più ricco raggiungerà il 39 percento entro il 2050. Disuguaglianza economica e di genere vanno a braccetto: Le donne trascorrono in media il doppio del tempo in lavori domestici non retribuiti rispetto agli uomini. Inoltre, la popolazione femminile , ha accesso ai servizi finanziari tanto quanto gli uomini in appena il 60 percento dei paesi sotto esame e la proprietà terriera in appena il 42 percento dei paesi analizzati.

Le misure 

La disuguaglianza non è un risultato naturale dello sviluppo. L’Hlpf, il Forum politico di alto livello delle Nazioni Unite per il monitoraggio e la revisione dell’agenda 2030, elenca alcune misure politiche “opportunamente progettate supportate dalla volontà politica dei governi”.

Tra queste si rileva la tassazione progressiva sul lavoro, politiche di mercato, supporto alla migrazione sicura, ordinata e regolare, fornitura di servizi pubblici (in particolare istruzione di qualità, assistenza sanitaria e assistenza all’infanzia). L’Hlpf rileva poi necessario affrontare le leggi e le pratiche discriminatorie e migliorare l’accesso alla giustizia. “Le piattaforme – scrivono nel rapporto 2019 – sono necessarie per condividere informazioni sulle azioni che lavorano per ridurre le disuguaglianze”.

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