Dossier/ Le donne premier del Nord Europa

a cura di Alice Pistolesi

In Nord Europa il potere è donna. Le Primo Ministro sono alla guida di Norvegia (Erna Solberg), Lituania (Ingrida Šimonytė), Islanda (Katrìn Jakobsdòttir), Danimarca (Mette Frederiksen) e Finlandia (Sanna Marin). Dal gennaio 2021 anche l’Estonia potrebbe avere a capo una donna: Kaja Kallas è stata nominata primo ministro dalla presidente Kersti Kaljulaid, ma c’è da attendere per capire se avrà la fiducia (vedi approfondimento 2). Dal Baltico alla Scandinavia, quindi, solo Lettonia e Svezia hanno capi del governo uomini.  Nell’Unione Europea Paesi hanno come capo di governo una donna anche il Belgio (Sophie Wilmès) e la Germania (Angela Merkel),

In questo dossier analizziamo alcuni aspetti della rappresentanza femminile in Europa e alcuni tratti delle “premier del Nord”.

 

*In copertina Photo by Jonathan Marchal on Unsplash, di seguito un adesivo No Nato a Reykjavik (foto di Alice Pistolesi)

Islanda, la premier no Ue e no Nato

Katrin Jakobsdottir è la prima ministra islandese dal novembre 2017,  leader del partito dei Verdi. La premier 44enne è la seconda donna ad aver guidato il Paese. La premier è considerata una euroscettica. In una intervista rilasciata a Euobserver in occasione del suo anniversario alla guida del governo ribadiva infatti di non avere “nessuna ragione plausibile per aderire” all’Unione Europea, facendo cenno anche ai dati di un sondaggio in cui emerge che il 60% degli islandesi vuole rimanere fuori dall’Ue. Nel 2009 l’Islanda aveva presentato domanda di adesione all’Unione, interrompendo però il processo nel 2015. Ad oggi tra l’Ue e l’Islanda sono attivi accordi riconducibili allo Spazio Economico Europeo (See) e quelli di Schengen.

La premier è poi contraria alla permanenza dell’Islanda nella Nato, pur sapendo che il resto del Governo l’appoggia. “Siamo critici – si legge nell’intervista – nei confronti di qualsiasi incremento della militarizzazione dell’alleanza”. “Il mio partito – ha dichiarato – è in favore di soluzioni più pacifiche e non crediamo che la militarizzazione e il suo incremento possano portare a qualcosa di buono”, afferma la premier, che auspica invece “un rafforzamento delle relazioni diplomatiche e politiche con i paesi”. L’Islanda fu tra i paesi fondatori dell’organizzazione nel 1949 ma è uno Stato di tradizione antimilitarista. In Islanda non è presente l’esercito né alcun tipo di forza aerea, mentre esiste un corpo della marina. Dal 1951 la sicurezza della nazione è stata presa in carico dagli Stati Uniti, che hanno una base militare a Keflavík.

Le premier di Estonia e Lituania

Kaja Kallas è stata nominata primo ministro dell’Estonia il 15 gennaio 2021. Se confermata dal Parlamento (ha 14 giorni di tempo per presentare la propria coalizione e chiedere la fiducia) sarà la prima capo del governo donna nel Paese Baltico. Segretaria del Partito riformista dal 2017, la 43enne ha sostituito Juri Ratas (in carica dal 2016) dopo lo scandalo nato da una sospetta corruzione. Il premier dimissionario ha negato di aver commesso illeciti ma si è assunto la responsabilità politica di quanto accaduto.

Kaja Kallas è avvocato specializzato in antitrust, è figlia di Siim Kallas, premier dell’Estonia dal 2010 a 2014. Europeista convinta, è stata eurodeputata dal luglio 2014 al settembre 2018 nel gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (Alde) e parlamentare nel suo Paese dal 2011 al 2014.

Nella confinante Lituania la premier è, da dicembre 2020, la conservatrice Ingrida Simonyte, ex ministro delle finanze e nota (e contestata) per le sue politiche di austerità durante la crisi del 2009. L’opposizione di centrodestra ha vinto il secondo turno delle elezioni legislative battendo il governo di coalizione tra il partito agrario e verde, i socialdemocratici e gli esponenti della minoranza polacca. La coalizione di centro-destra vincitrice è composta da tre partiti, tutti guidati da donne.

Tags: