Dossier/ Sull’orlo dell’abisso: i diritti umani nel 2024 (Americhe)

di Rita Cantalino

La fotografia dei diritti civili di difensori dei diritti umani, giornalisti e manifestanti nelle Americhe mostra un quadro di forti violazioni. Stigmatizzazione, vessazioni e attacchi sono all’ordine del giorno, inclusi omicidi, detenzioni arbitrarie, processi iniqui e sorveglianza illegale. Raramente gli stati hanno vigilato o indagato e risarcito le violenze passate o le sparizioni.

In generale vige un clima di razzismo verso le persone nere e di discriminazioni verso determinate categorie della popolazione: persone native o Lgbti innanzitutto. Se le persone trans sono sempre più oggetto di violenza, le popolazioni native hanno spesso visto soprusi legati a questioni territoriali e industrie estrattive. 

In un quadro di povertà dilagante e crisi grave dei servizi sanitari, gli stati non hanno adeguatamente protetto la popolazione dagli impatti della crisi climatica né ne hanno tutelato i diritti economici e sociali. Il 2024 ha visto crescere la violenza di genere, i femminicidi e le violenze sessuali, spesso impuniti. L’aborto è costantemente ostacolato. Le persone migranti e rifugiate sono vittime di violenza e per loro è sempre più difficile ottenere protezione a causa della burocrazia. 

Dossier/ Sull’orlo dell’abisso: i diritti umani nel 2024

Dossier/ Sull’orlo dell’abisso: i diritti umani nel 2024 (Africa Subsahariana)

Foto Shutterstock

 

Difensori e libertà di espressione sotto attacco

Le persone impegnate a difendere i diritti umani nelle Americhe nel 2024 hanno visto peggiorare la propria situazione di rischio. Sono state frequenti detenzioni arbitrarie, minacce, uccisioni, sorveglianze illegali, persecuzioni giudiziarie e torture. I gruppi maggiormente colpiti, spesso anche dalle autorità, sono stati donne, persone afrodiscendenti, native e transgender, difensori della terra e dell’ambiente. I governi si sono dimostrati incapaci di fornire una protezione adeguata. 

La libertà di espressione è stata fortemente messa a rischio da attacchi alla stampa che non hanno lesinato violenza digitale e criminalizzazione. Gli organi di informazione sono stati oggetto di confische, censure e, talvolta, spionaggio. Anche le manifestazioni hanno incontrato forti repressioni, con dispersioni violente e l’approvazione di leggi restrittive in diversi paesi. 

Le indagini per la ricostruzione della verità sono state lente e inadeguate: sparizioni forzate e uccisioni sono spesso rimaste impunite. Ci sono stati una serie di progressi nei processi giudiziari e nei meccanismi di verità e risarcimento

Policrisi contro i diritti

Le Americhe stanno affrontando una duplice crisi: climatica ed economica, da cui derivano forti ripercussioni sui diritti umani. I governi non sono stati in grado di mettere in campo politiche climatiche efficaci per ridurre le emissioni e non hanno costruito un percorso verso l’abbandono delle fonti energetiche di natura fossile. In alcuni paesi come Brasile e Venezuela, anzi, hanno aumentato le estrazioni. Gli ecosistemi ne stanno pagando le spese, con incendi estesi e scarsa capacità di mitigazione. In particolar modo ne sono vittima le popolazioni native. Gli eventi climatici estremi sono sempre più diffusi: le inondazioni in Brasile, l’innalzamento dei mari in Honduras e Messico hanno messo a rischio milioni di persone generando sfollamenti. 

I livelli di povertà e disuguaglianze sono rimasti pressoché invariati: i servizi sanitari sono spesso inadeguati e sottofinanziati. Accade ad esempio in Brasile e ad Haiti, ma la spesa è sotto le raccomandazioni OCSE anche in Messico e Paraguay. In Argentina, a Cuba e ad Haiti milioni di persone, spesso minori, sono nella morsa dell’insicurezza alimentare. Il 53% della popolazione venezuelana non ha reddito sufficiente ad acquistare il cibo di base. 

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