Dossier/ Sull’orlo dell’abisso: i diritti umani nel 2024 (Europa-Asia Centrale)

di Rita Cantalino

Anche per Europa e Asia Centrale la situazione dei diritti umani nel 2024 è stata preoccupante. Tra guerra e autoritarismi, spesso di governo, il deterioramento è drammatico. Molti paesi sembrano esser venuti meno a gran parte dei propri impegni internazionali. Mentre l’aggressione russa in Ucraina continua, con costanti violazioni del diritto umanitario come – ma non solo – attacchi a civili e minori, anche nel conflitto tra Armenia e Azerbaigian i crimini di guerra restano impuniti.

Sono diversi i paesi in cui la società civile è sotto attacco: i difensori dei diritti vengono arrestati o esiliati, le proteste represse con violenza. I diritti di genere e sessuali sono soffocati dalla retorica sui valori tradizionali, i sistemi giudiziari vengono usati per la repressione. Cresce la diffusione della tortura. E cresce anche la violenza di genere, mentre i diritti di migranti e rifugiati continuano a essere negati.

Dossier/ Sull’orlo dell’abisso: i diritti umani nel 2024

Dossier/ Sull’orlo dell’abisso: i diritti umani nel 2024 (Africa Subsahariana)

Dossier/ Sull’orlo dell’abisso: i diritti umani nel 2024 (Americhe)

Dossier/ Sull’orlo dell’abisso: i diritti umani nel 2024 (Asia-Pacifico)

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Le violazioni di diritti internazionali e di parola

La guerra e le violazioni del diritto internazionale sono all’ordine del giorno. La Russia continua a infrangere il diritto umanitario, attaccando direttamente civili e infrastrutture vitali: sono state colpite il 70% delle strutture di generazione di energia. Nel paese sono state arrestate centinaia di persone per aver commemorato Navalny.

In molti paesi cresce la repressione del dissenso. Succede in Bielorussia, dove la “lista degli estremisti” ha superato i 4.700 nomi. In Georgia, dove aumentano molestie e violenze contro oppositori e manifestanti, con aggressioni da parte di ignoti. Qui, come in Kirghizistan, leggi specifiche contro “agenti stranieri” vengono usate per reprimere la società civile.

Crescono discriminazioni e violazioni dei diritti fondamentali. In Germania è diventato illegale lo slogan a supporto della causa palestinese “Dal fiume al mare”. In Francia diverse persone sono state indagate per apologia di terrorismo. Migranti e rifugiati sono sottoposti a controlli alle frontiere di tutta Europa. Anche la libertà religiosa è sotto attacco: in Russia ci sono state le incarcerazioni dei Testimoni di Geova; in Tagikistan della minoranza pamiri. In Italia e Finlandia sono stati segnalati casi di uso eccessivo della forza contro i manifestanti; in Turchia vige il divieto assoluto di proteste.

La situazione dei diritti umani è al limite

La povertà sta dilagando. Milioni di persone vivono in povertà assoluta. In Tagikistan il 78% dei minori è in povertà alimentare; nel Regno Unito sono 4,3 milioni. In Kirghizistan la metà della popolazione non è nutrita adeguatamente; in Italia il dato riguarda il 10% della popolazione. Il diritto all’istruzione spesso è strumentalizzato per fini ideologici, come accade con le lezioni di indottrinamento bellico in Russia e nei territori occupati in Ucraina. In Italia e Spagna gli investimenti pubblici non sono sufficienti a garantire il diritto alla salute. Il diritto a un alloggio dignitoso è un miraggio, in Irlanda in particolare si sono raggiunti livelli record di senzatetto.

Anche la situazione di migranti e rifugiati è in peggioramento. Più di 100.000 armeni dal Nagorno-Karabakh sono sfollati senza prospettiva di ritorno. In Italia prosegue il tentativo di detenere i richiedenti asilo in Albania, mentre cresce la criminalizzazione delle ONG di soccorso in Grecia. Anche in Irlanda e Belgio migliaia di richiedenti asilo non hanno un alloggio. Mentre si aggravano gli impatti della crisi climatica, i governi persistono nell’inazione. A Taškent, In Uzbekistan, l’inquinamento atmosferico causa 3.000 morti l’anno. In Grecia e Portogallo le temperature record hanno generato decessi. La Norvegia persiste nelle esplorazioni fossili.

La privacy della popolazione è sotto attacco. Si diffonde l’utilizzo illegale di spyware come Pegasus, documentato nel 2024 in Polonia e Ungheria. La polizia in Germania ha usato il riconoscimento facciale senza basi legali sufficienti.

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