La Russia che vende armi

a cura di Alice Pistolesi

La Federazione russa è al secondo posto per esportazioni di armi nel mondo. Secondo la classifica degli esportatori di armi stilata dal Sipri (Stockholm International Peace Research Institute) la Russia esporta 22 per cento del totale delle armi vendute nel Pianeta.

La top 10 dei produttori di armi riguarda le ‘major weapons’, ovvero agli armamenti pesanti (aerei, navi, sottomarini, carri armati e sistemi missilistici), e si riferisce al quadriennio 2013-2017.

In questo dossier analizzeremo i rapporti del Paese con alcuni dei principali o nuovi clienti, gli armamenti più potenti in possesso e quelli annunciati.

Qui i precedenti dossier su alcuni dei principali esportatori o importatori di armi.

La politica delle armi negli Stati Uniti

Il commercio delle armi dell’Arabia Saudita

Armi Made in China nel mondo

Le esportazioni

Le armi russe nel mondo sono sempre di più. Stando ai dati forniti da una nota di Rosoboronexport, l’organizzazione di stato russa che si occupa di esportazioni militari, nel 2017 il portafoglio ordini si aggira attorno ai 45-50 miliardi di dollari.

Incremento confermato dallo stesso Vladimir Putin che ha riferito in un discorso pubblico che la Russia durante il 2017 ha raddoppiato gli ordini di armi provenienti da clienti stranieri, superando di 16 miliardi quelli dell’anno precedente,

Le forniture militari sono state effettuate in oltre 40 paesi del mondo. Oltre 1100 sono stati i contratti firmati per un valore di circa 19 miliardi di dollari. Questo ammontare risulta essere quasi un quarto in più rispetto allo stesso dato per l’anno passato.

L’esportatore russo di armi Rosoboroneksport ha venduto hardware militare del valore di 140 miliardi di dollari in 17 anni di attività.

Tra le armi più richieste nel 2017 ci sono stati il jet da combattimento multiruolo, elicotteri da combattimento e da trasporto/attacco, armature, sistemi di artiglieria, sistemi missilistici antiaerei e complessi di difesa aerea, e anche mezzi di guerra elettronica. Secondo il capo di Rosoboronexport, gli aerei Su-30 e Su-35 e gli elicotteri Mi-28NE, Ka-52 e Mi-17 sono i più richiesti.

Sempre secondo l’organizzazione, poi ad agosto 2018, nonostante le sanzioni statunitensi, l’esportazione di armi russe è cresciuta di un miliardo di dollari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra i maggiori partner commerciali in ambito militare ci sono la Cina, l’Iran, la Siria e l’Indonesia.

Le armi più potenti

Durante l’Assemblea Federale del marzo 2018 Putin ha presentato nuovi tipi di armi strategiche della Russia. Nell’annuale discorso sullo stato della Nazione trasmesso in diretta tv a reti unificate, Putin ha rivelato che il Paese ha sviluppato una serie di nuovi sistemi di difesa.

Tra questi un nuovo prototipo di missile (il super missile balistico intercontinentale Rs-28 Sarmat) che “può raggiungere qualsiasi punto del mondo”.

A detta del presidente, la nuova arma ha una gittata che gli consente ”di attaccare sia passando dal Polo Nord che dal Polo Sud”. Sarmat è la risposta russa allo scudo anti-missile Usa schierato in Europa Orientale.

L’arsenale russo comprende anche armi ipersoniche e un missile da crociera con traiettoria di volo imprevedibile e con gittata illimitata. Questa, a propulsione nucleare, pare sia in grado di neutralizzare qualsiasi forma di difesa missilistica di aria e di terra. Nel parco armi presentato dal leader russo ci sono poi anche droni subacquei che possono essere dotati di munizioni convenzionali o nucleari e che permetteranno di colpire una vasta gamma di obiettivi, tra cui gruppi portaerei e infrastrutture. Il leader russo non ne ha specificato il nome.

Difficile dire quanto il nuovo arsenale sia operativo e sia stato testato. Subito dopo l’annuncio gli Stati Uniti e alcuni media tra cui la Cnn avevano rilevato che le dichiarazioni di Putin possono essere state fatte per motivi politici interni in vista delle presidenziali che si sono svolte il 18 marzo.

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