Nubi sulle elezioni in Venezuela

A sfidare Nicolas Maduro nelle elezioni presidenziali che si svolgeranno entro fine aprile in Venezuela non sarà un candidato unico.

Il Tribunale Supremo di Giustizia (Tsj) del Paese ha infatti nei giorni scorsi stabilito l’esclusione della coalizione di opposizione, il Tavolo dell’Unità Democratica (Mud). La motivazione è da riscontrarsi nell’anima pluralista della compagine: Il Mud è infatti costituito da diverse organizzazioni politiche, alcune delle quali non sono ancora state registrate presso il Consiglio Nazionale Elettorale (Cne).

In vista delle elezioni il Cne aveva infatti previsto una nuova iscrizione per tutti i partiti politici che intendevano presentarsi entro la fine di gennaio.

Il 25 gennaio il Cne, ha poi informato che il Mud non potrà presentarsi in 8 dei 23 Stati della federazione venezuelana perché “esistono cause penali in corso che lo riguardano”.  L’organismo ha precisato inoltre che Voluntad Popular (il partito di Leopoldo Lopez, condannato a 14 anni di prigione) si è “autoescluso” dalle presidenziali, perché non ha presentato la sua richiesta di iscrizione al Cne.

La mossa del Tsj è già stata denunciata come antidemocratica da Stati Uniti, Unione Europea e 14 Paesi del continente americano, il cosiddetto Gruppo Lima. L’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini l’ha definita “una nuova e grave violazione del principio di elezioni eque”, mentre il Dipartimento di Stato USA ha annunciato che non riconoscerà il risultato delle presidenziali  perché il voto non può essere definito “libero, giusto, credibile e trasparente”.

Secondo il Gruppo di Lima costituito da Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Guyana, Honduras, Messico, Panama, Paraguay, Perù e Santa Lucia, la situazione attuale del Venezuela “rende impossibile la realizzazione di elezioni presidenziali democratiche, trasparenti e credibili”.

Tags:

Ads

You May Also Like

Nubi tra Germania e Marocco

Berlino ha annunciato che congelerà oltre 1miliardo di dollari di aiuti destinati a progetti di sviluppo per la questione saharawi, mentre l'Ohchr attacca Rabat per la violazione di diritti umani

Colombia: sale il conto dei morti e la protesta continua

Oltre una ventina di vittime  e 5mila arresti marcati da  abusi della polizia. Duque tenta il dialogo

di Maurizio Sacchi Sale drammaticamente il conto delle vittime in Colombia e sono ora ...

Rwanda/genocidio: arrestata la primula rossa

Dopo 25 anni di fuga la Francia mette le mani su Felicien Kabuga, il fondatore di Radio Mille Collines ricercato dalla Corte Penale Internazionale per le stragi del 1994

Una fuga durata 25 anni attraverso un’infinita di Paesi e che si è conclusa ...