Pace e guerra: le iniziative dall’alto e dal basso

Mentre la Carovana di pace arriva al confine con l'Ucraina  Joko Widodo capo dello Stato dell'Indonesia - e  presidente del G20 - fa sapere che andrà a Mosca e Kiev per tentare una nuova mediazione 

di Emanuele Giordana da Timisoara

Il Presidente Joko “Jokowi” Widodo ha detto oggi  che esorterà i suoi omologhi russi e ucraini ad aprire spazio al dialogo durante una missione di costruzione della pace nei due Paesi in guerra. Jokowi  chiederà al Presidente russo Vladimir Putin e al Capo dello Stato ucraino Zelensky di ordinare un cessate il fuoco immediato. Lo scrive stamani il Jakarta Post, quotidiano storico della capitale indonesiana e notizia ripresa dalla stampa internazionale. La scelta di Jokowi, resa nota alla vigilia del summit in Germania del G7  ( l’Indonesia ha la presidenza del G20), arriva mentre la Carovana di pace, promossa dalla coalizione StoptheWarNow, giunge stasera alla frontiera tra Romania e Ucraina per partire all’alba di domani in direzione Odessa dove verranno consegnati gli aiuti umanitari raccolti su sette pulmini dalle diverse associazioni aderenti alla coalizione,  e dove si terranno gli incontri  messi a punto dall’antenna locale dell’Associazione papa Giovanni XXIII che da un mese presidia la città portuale ucraina proprio per preparare le Carovane di pace, la prossima delle quali si terrà a metà luglio. 

“La guerra deve essere fermata e le catene di approvvigionamento alimentare globali devono essere riattivate”, ha fatto sapere Jokowi prima di partire per la Germania  dove il presidente indonesiano perorerà con i Paesi che fanno parte del Gruppo dei sette grandi  la causa della pace e la ricerca di  una soluzione immediata alle crisi alimentari ed energetiche globali. La ministra degli Esteri Retno Marsudi dal canto suo,  ha affermato che i prodotti alimentari e i fertilizzanti provenienti dalla  Russia e dall’Ucraina devono essere “reintegrati nel mercato globale, nonostante la guerra”, attraverso  un “corridoio del grano” dall’Ucraina. 

L’Indonesia ha condannato il conflitto e ha espresso solidarietà agli ucraini. Tuttavia, Jokowi ad aprile ha dichiarato di aver rifiutato una richiesta di armamenti da parte del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La scelta del Paese musulmano più popoloso del Mondo (e il quarto come popolazione) è dunque in linea con chi lavora per una soluzione negoziale e il fatto che Jokowi presieda il G20 non è secondario anche perché l’Indonesia ha una lunga storia diplomatica di mediazioni interne e fuori dai suoi confini.

In copertina, la partenza ieri da Gorizia del convoglio. Nel testo: una foto ufficiale di Jokowi e, sotto, operazioni di carico dell’Operazione Colomba e dell’associazione Totheborder

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