Peste, la malattia della miseria

di Ilario Pedrini

Una nuova epidemia ha colpito il Madagascar. Nell’isola/Stato – situata nell’oceano Indiano, al largo della costa orientale dell’Africa, di fronte al Mozambico – il morbo si sta diffondendo nella forma più pericolosa perché più contagiosa, quella polmonare. Solo il mese scorso si contavano 231 casi, con 33 morti. La peste non si limita alle campagne. È arrivata anche nei grandi centri urbani.

Secondo l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha lanciato l’allarme e ha parlato di «rischio reale di propagazione a livello nazionale, dato che ha già colpito le città nonostante sia appena l’inizio della stagione epidemica».

Sono 434.000 le dosi supplementari di antibiotici inviate nel Paese. «L’Oms – scrive Marco Simoncelli su Nigrizia – ha deciso di sbloccare un milione e mezzo di dollari in fondi di urgenza». Servono maschere di protezione e prodotti disinfestanti. Per la causa servono altri 5 milioni.

«La malattia – racconta Nello Benedetti, ligure, presidente dell’associazione Italia Madagascar Amici del Parco – ha colpito prima la città di Tamatave successivamente la capitale Antananarivo con decine di morti. Le fognature non sono adeguate, sono a cielo aperto, canali con acque putride, le persone nonostante acque malsane si servono di quell’acqua per lavarsi, è evidente che le malattie sono a portata di mano. Io continuo nella mia missione per il momento ho comprato un appezzamento di terreno per costruire case per la povera gente per dare a loro un adeguato ricovero. Intanto continuo a distribuire i soldi ai bambini adottati dai «genitori italiani». Informazioni, queste, fornite dal volontario italiano al quotidiano La Nazione.

Vietati i raduni pubblici e gli appuntamenti sportivi. Sospese le lezioni nelle scuole e le visite nelle carceri.

Il governo è in difficoltà, accusato di essersi mosso troppo lentamente. La paura fa novanta e – come riporta la stampa locale – le farmacie vengono prese d’assalto. A fare affari sono le compagnie che producono i prodotti volti a prevenire l’infezione. Le vendite di prodotti come il Cotrim «sono esplose al punto tale che ormai lo si può comprare solo al mercato nero».

Nell’uomo che è stato punto da una pulce la malattia si sviluppa di solito in forma bubbonica. Se il batterio colpisce i polmoni, provoca anche la polmonite e si può trasmettere per via aerea quando il malato tossisce.

Il Paese – già alle prese con povertà diffusa e disoccupazione – andrà alle elezioni nel 2018. Quella che viene chiamata «la malattia della miseria». Era arrivata nell’isola a fine ‘800, per poi scomparire e ritornare negli anni ’80.

La propagazione del bacillo sarebbe dovuta anche a causa della deforestazione e dell’aumento degli incendi che hanno portato di nuovo i ratti a contatto con l’uomo.

 

 

 

 

 

http://www.nigrizia.it/notizia/la-grande-isola-contro-la-morte-nera

http://www.globalist.it/world/articolo/2012384/peste-bubbonica-nel-madagascar-allarme-internazionale.html

http://www.lanazione.it/sarzana/cronaca/volontario-madagascar-peste-1.3490735

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