Ieri a Palazzo di Vetro la Prima Commissione (quella dedicata al Disarmo) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la prima Risoluzione in assoluto mai discussa sulle armi autonome (i cosiddetti “killer robots” o LAWS) sottolineando la “necessità urgente per la comunità internazionale di affrontare le sfide e le preoccupazioni sollevate dai sistemi di armi autonome”. Dopo 10 anni di discussioni internazionali, in un contesto di rapidi sviluppi tecnologici, questo voto rappresenta un passo avanti fondamentale. Ed apre la strada alla negoziazione di una nuova norma internazionale sulle armi autonome. Lo rende noto un comunicato della Rete italiana Pace e Disarmo che fa parte della Campagna “Stop Killer Robots”.
Il mese scorso – ricorda ancora la nota – il Segretario generale delle Nazioni Unite e il Presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa avevano lanciato un appello storico “per stabilire urgentemente nuove regole internazionali sui sistemi di armi autonome, al fine di proteggere l’umanità” entro il 2026. Pur non spingendosi fino alla richiesta di negoziati, questa Risoluzione rafforza la fiducia in un percorso normativo internazionale e segnala la necessità di intraprendere un’azione politica urgente per salvaguardare i gravi rischi posti dai sistemi di armi autonome.
La Risoluzione L56 è stata presentata dall’Austria e sostenuta da un gruppo eterogeneo di Stati interregionali, tra cui l’Italia che l’ha sostenuta come co-sponsor. Il testo riconosce “il rapido sviluppo di tecnologie nuove ed emergenti” e fa riferimento alle “serie sfide e preoccupazioni che le nuove applicazioni tecnologiche in ambito militare, comprese quelle relative all’intelligenza artificiale e all’autonomia nei sistemi d’arma, sollevano anche da prospettive umanitarie, legali, di sicurezza, tecnologiche ed etiche”. Esprime inoltre preoccupazione per “le possibili conseguenze negative e l’impatto dei sistemi d’arma autonomi sulla sicurezza globale e sulla stabilità regionale e internazionale, compreso il rischio di una corsa agli armamenti, l’abbassamento della soglia di conflitto e la proliferazione, anche verso attori non statali”.
L’immagine di copertina è tratta da Ret Pace Disarmo