Un marxista alla guida dello Sri Lanka

Favorito alla vigilia ha sbaragliato centro e destra con le sue battaglie anti corruzione

Anura Kumara Dissanayake è stato dichiarato vincitore delle elezioni presidenziali dello Sri Lanka, secondo la Commissione elettorale. Dissanayake, 55 anni, di orientamento marxista, è leader del partito People’s Liberation Front (JVP) e leader dell’alleanza National People’s Power (NPP). Ha vinto la presidenza con il 42,31 percento dei voti alle elezioni conclusesi ieri. Il secondo posto era stato guadagnato da Sajith Premadasa, figlio di un ex Capo di Stato del Paese.

Il Presidente uscente Ranil Wickremesinghe, entrato in carica al culmine del crollo economico del 2022 e che ha imposto dure politiche di austerità in base ai termini di un salvataggio del Fondo monetario internazionale (FMI), si è invece piazzato al terzo posto con il 17,27 percento dei voti espressi. È stata la prima volta nella storia dello Sri Lanka – scrive Al Jazeera –  che la corsa presidenziale è stata decisa da un secondo turno di scrutinio dopo che i due candidati principali non erano riusciti a ottenere il 50 percento obbligatorio dei voti.

Secondo i funzionari della Commissione elettorale, il Presidente eletto Dissanayake dovrebbe prestare giuramento oggi a Colombo, la capitale storica dello Sri Lanka.

(Red/Est)

In copertina, Colombo. Nel testo: Dissanayake

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