Quasi nello stesso momento in cui, a Kirkuk in Irak, una selva di razzi Katyusha colpiva un’area di stazionamento di soldati americani – un probabile atto legato all’uccisione del generale iraniano Soleimani – ben altra battaglia si combatteva nel Senato statunitense dove la possibilità del presidente Donald Trump di condurre una guerra contro l’Iran senza l’approvazione del Congresso è stata limitata da una risoluzione approvata anche dai suoi colleghi repubblicani. Otto fra loro han fatto saltare giovedi la maggioranza del partito in Senato per votare a favore della delibera che costringe Trump a consultarsi con il Congresso prima di condurre operazioni militari contro l’Iran.
La Camera – ricorda Bbc – aveva già approvato la risoluzione nella prima decade di gennaio (224 voti a favore e 194 contrari), dopo che Trump aveva ordinato l’uccisione del militare iraniano a Bagdad, fatto che ha suscitato molte polemiche. Trump può ora mettere il veto.
Fotonotizie è una sezione di atlanteguerre che dà conto di emergenze in sviluppo. Nell’immagine, il Senato Usa