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Dossier/ Le armi in casa

a cura di Maurizio Sacchi

La campagna in corso per liberalizzare al massimo l’acquisto di fucili e pistole e la concessione del porto d’armi rischia di trascinare l’Italia su una china di sangue, angoscia e inciviltà dalla quale sarebbe difficile risalire. Il modello legislativo e culturale a cui si fa riferimento con insistenza è quello americano. E’ nota la resistenza che l’opinione pubblica americana oppone a ogni serio controllo o limitazione della vendita e possesso di armi private. Si sono battuti invano movimenti e uomini politici contro il famoso Secondo emendamento della Costituzione americana, secondo cui è diritto di ogni cittadino il possesso di un’arma: retaggio della guerra rivoluzionaria, in cui i coloni sconfissero la madre patria anche grazie alla perizia di tiratori degli uomini di frontiera. Ad ogni eccidio di massa, il dibattito viene riacceso, per spegnersi in un nulla di fatto.

A nulla valgono le statistiche, che dimostrano ampiamente che il possesso privato di un’arma aumenta, e di molto, la diffusione della violenza e degli omicidi.

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