Site icon atlante guerre

Giochi a tutti i costi

di Alessandro Graziadei

Prima di questa pandemia di Covid-19, le Olimpiadi erano state cancellate solo a causa della guerra, ma non erano mai state rinviate. Quelle di “Tokyo 2020” sono state le prime ad essere state posticipate di un anno a causa della pandemia di coronavirus e inizieranno il 23 luglio “con o senza il Covid-19” visto che non subiranno ulteriori rinvii. È quanto aveva annunciato lo scorso settembre il vice-presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio) John Coates, aggiungendo che la rassegna sportiva è passata dall’essere l’occasione dei “Giochi della ricostruzione dopo le devastazioni dello tsunami”, slogan coniato in seguito all’assegnazione della competizione al Giappone, in riferimento al devastante terremoto seguito dall’onda anomala che aveva investito una parte del Paese nel mese di marzo 2011, innescando l’incidente nucleare di Fukushima, ai “Giochi che hanno vinto il Covid”. Ma i Giochi olimpici riusciranno veramente ad avere la meglio sul Covid-19 nonostante 11.000 atleti provenienti da circa 200 nazioni e le nuove varianti già pronte a diffondersi a grande velocità in tutto Giappone?

Leggi tutto su Unimondo

Next: La diaspora birmana fa pressione sul G7
Exit mobile version