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Guerra delle parole nel Golfo

“Annunciamo loro [le autorità americane] che siamo assolutamente determinati e seri nella difesa della sicurezza nazionale, delle frontiere e dei nostri interessi marittimi e a ogni mossa illogica del nemico verrà data risposta in modo deciso e rapido.” Il Tehran Times riporta la reazione della Repubblica islamica ai recenti tweet di Donald Trump, affidata al generale comandante in capo della Guardia rivoluzionaria islamica (Irgc) Hossein Salami che nel contempo si è congratulato per il successo del lancio del satellite multiuso “Noor-1”.

La reazione piccata si deve  al tweet del presidente degli Stati Uniti Trump di mercoledì scorso in cui Trump diceva di aver autorizzato la marina americana nella regione ad attaccare qualsiasi nave iraniana che costituisse una minaccia alle forze statunitensi schierate nel Golfo. L’ultima pericolosa escalation in una guerra delle parole tra Iran e Stati Uniti.

Il simbolo della 5a Flotta americana

“”Ho ordinato alle nostre forze navali di distruggere qualsiasi forza terroristica americana nel Golfo Persico che minacci la sicurezza delle navi militari o non militari dell’Iran”, ha detto il generale Salami alla TV nazionale. “La sicurezza del Golfo Persico fa parte delle priorità strategiche dell’Iran e siamo determinati a utilizzare tutte le nostre capacità e i nostri talenti – ha aggiunto il generale – per difendere gli interessi vitali del popolo iraniano e per contrastare fermamente le minacce in modo efficace e decisivo”. “Le forze statunitensi a 12.500 chilometri di distanza da casa, provocano i nostri marinai al largo delle nostre coste del Golfo Persico”, ha anche twittato il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif.

(Red/Est) #NoirestiamoAcasa

Nella foto tratta dal TehranTimes il generale Salami

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