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La pace in salita del nuovo Presidente somalo

Dal 15 maggio la Somalia ha finalmente un nuovo Presidente dopo una lunga e difficile maratona elettorale. Si tratta di Hassan Sheikh Mohamud (classe  1955), fondatore e  Presidente del Partito dell’Unione per la pace e lo sviluppo.  Attivista civile e politico, Mohamud ha alle spalle anche una carriera universitaria e nel 2013 è stato nominato dal magazine Time tra le cento persone più influenti del pianeta. Hassan Sheikh Mohamud aveva già servito  come Presidente della Somalia tra il 2012 e il 2017. Le celebrazioni sono avvenute in un clima teso per possibili attentati. E’ entrato in carica immediatamente.

Tra 36 candidati l’ex presidente l’ha spuntata, dopo difficoltà e rinvii, con  165 voti a favore sconfiggendo così il Presidente in carica Mohamed Abdullahi Mohamed. Molti somali sperano che che le elezioni possano por fine a una  crisi politica che dura da oltre un anno, dopo che il mandato di Mohamed era terminato nel febbraio 2021 senza che fossero indette elezioni. Ma le sfide che il Presidente ha di fronte sono enormi: prima di tutto la guerra con la resistenza islamica e quest’anno anche una crisi alimentare che attraversa gran parte dell’Africa. Membro del clan Hawiye, uno dei più grandi della Somalia, Mohamud “è considerato – scrive l’emittente del Qatar Al Jazeera – uno statista con un approccio conciliante. È anche noto per il suo lavoro come leader civico e promotore dell’istruzione, anche per il suo ruolo di cofondatore  dell’Università SIMAD di Mogadiscio”.

(Red/Est)

In copertina Hassan Sheikh Mohamud in una foto di alcuni anni fa

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