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L’Ezln contro il Covid-19

di Carlotta Zaccarelli

L’organo direttivo dell’Ejercito Zapatista de Liberación Nacional ha annunciato le misure straordinarie che gli zapatisti adotteranno di fronte alla pandemia Covid-19. Il subcomandante insurgente Moisés, portavoce e comandante militare dell’Ezln, ha dato disposizioni perché tutti i municipi autonomi e le organizzazioni amministrative aderenti alla lotta zapatista dichiarino l’allerta rossa, impediscano l’ingresso nei loro territori agli estranei e adottino misure igieniche straordinarie.

Emiliano Zapata in uno scatto dell’epoca

L’immediatezza di queste disposizioni, chiarisce un comunicato dell’Ezln, non deriva solo dalla scientificamente comprovata pericolosità del virus: è dovuta soprattutto all’irresponsabilità e alla mancanza di serietà dei governi e della classe politica mondiale. L’accusa è quella di utilizzare l’emergenza umanitaria in atto per muoversi critiche ingiustificate, che ritardano la presa di posizione comune per risolvere il problema. A questo, si aggiunge una generale mancanza di dati e informazioni sopra l’avanzamento del contagio in un Paese dove si sono sì registrati i primi casi, ma non sono state prese misure determinanti e dove il sistema di sanità non è ben strutturato.

Ma l’isolamento degli zapatisti non significa la sospensione della battaglia. Ci si richiama al senso di responsabilità dei ribelli, in armi e non, e dei simpatizzanti di tutto il mondo affinché le lotte ritenute necessarie alla costruzione di un mondo migliore non si interrompano: devono proseguire l’opposizione ferma e totale alla violenza femminicida, l’impegno per la difesa della terra e del territorio, la denuncia dell’ingiustizia sotto la forma delle sparizioni, gli assassini e gli incarceramenti arbitrati che si verificano troppo spesso in Messico.

L’Ezln esorta a rimanere uniti nelle distanze, a trovare nuovi modi di riconoscersi compagni di uno sforzo comune per l’umanità perché, conclude il subcomandante Moisés, “la parola e l’ascolto, insieme al cuore si incontrano lungo molti cammini, in molti modi, in molti calendari e geografie. E questa lotta per la vita può essere uno di questi”.

#IoRestoACasa

 

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