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Dossier/ La guerra come mestiere: i mercenari nel Mondo

foto di PRESSLAB per Shtterstock

Sono sempre più i mercenari o contractor utilizzati nei vari contesti di guerra. Si tratta di soldati privati, dipendenti di società di sicurezza, ingaggiati dagli Stati per adempiere ai compiti più disparati. Nel tempo queste organizzazioni paramilitari sono diventate delle vere e proprie forze armate parallele, sempre più utilizzate dalle superpotenze per gestire i conflitti nei casi in cui non vogliano usare i propri soldati, ma anche per controllare aree di interesse strategico. Oltre al risparmio in termini di costi (una compagnia privata costa meno rispetto alle forze regolari) c’è la componente di immagine e sociale. La perdita di un soldato regolare, infatti, soprattutto per i Paesi occidentali è sempre meno accettata di quella di un mercenario. Si stima che il loro giro di affari sia attorno ai 400miliardi di dollari.

E sono in aumento anche gli Stati che impiegano mercenari. Come spiega il New York Times, anche se nessun soldato Nato è formalmente attivo in Ucraina, i convogli di armi e aiuti alla popolazione verrebbero consegnati da soldati in appalto agli Stati occidentali, spesso veterani della Nato che ora lavorano nel settore privato.

Per gli Stati europei la necessità di questi servizi si è manifestata nel momento in cui gli eserciti hanno cominciato a ridurre il proprio numero di effettivi. Secondo il portale Geopolitica.info la contrazione degli eserciti ha avuto un doppio effetto sul mercato della sicurezza privata. Da una parte ha fornito un’enorme quantità di manodopera nel settore grazie allo smantellamento di una grossa fetta degli apparati militari, dall’altra ha generato una domanda di servizi che potessero affiancare eserciti nazionali nelle loro operazioni. Inoltre, lo scoppio di conflitti in aree in via di sviluppo a seguito della decolonizzazione ha aumentato la necessità globale di manodopera specializzata nel settore: Paesi in fase di modernizzazione erano infatti disposti a investire denaro per specialisti in grado di aiutarli a raggiungere standard occidentali. 

 

*In copertina e di seguito foto di Presslab per Shutterstock

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