Site icon atlante guerre

Dossier/ Conflitti, proteste sociali e (in)sicurezza

Photo by Jonathan Harrison on Unsplash

Ridurre la violenza in tutte le sue forme è un prerequisito fondamentale per la sicurezza umana e uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Oggi, circa 1,2miliardi di persone vivono in aree colpite da conflitti, di cui quasi la metà (560milioni) si trovano in paesi solitamente non considerati fragili. La violenza e la paura della violenza spingono le persone a lasciare le proprie loro case e a cercare rifugio altrove. Il numero di sfollati forzati è in crescita e ha registrato un picco di 82,4milioni nel 2020. Questi alcuni dei dati forniti da ‘New threats to human security in the Anthropocene Demanding greater solidarity’, il nuovo rapporto realizzato da Undp, Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, uscito l’8 febbraio 2022.

In questo dossier si analizza come i conflitti armati e le proteste sociali impattano sulla sicurezza umana.

Le proteste sociali sono aumentate negli ultimi dieci anni (vedi approfondimento 2)
Il collegamento tra i conflitti e l’indice di sviluppo umano (vedi approfondimento 1)

*In copertina Photo by Jonathan Harrison on Unsplash. Di seguito e sopra i grafici del rapporto “New threats to human security in the Anthropocene. Demanding greater solidarity” di Undp.

Next: Dossier/ Il mondo ha sempre più bisogno di energia
Exit mobile version