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Le guerre non armate di Trump

a cura di Alice Pistolesi

Guerre non combattute apertamente ma comunque pericolose.

L’obiettivo di questo dossier dell’Atlante è quello di fare il punto su alcuni aspetti della politica estera, diplomatica e soprattutto economica del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che possono creare (o stanno già creando) conflitti.

Per fare alcuni esempi: la guerra economica dei dazi in corso tra Cina e Stati Uniti e tra Stati Uniti ed Europa, lo scontro, per il momento economico e diplomatico, relativo all’accordo sul nucleare iraniano. E ancora l’attuale situazione con il nemico storico Corea del Nord, con il quale, in controtendenza, la situazione sembra essere arrivata ad un faticoso miglioramento.

Quando si parla di economia mondiale non si può non citare il Wto, l’organizzazione mondiale del commercio, arbitro planetario degli scambi commerciali, e coinvolto nella guerra dei dazi da più parti.

A queste guerre non combattute possiamo poi aggiungere anche quella al clima. Un altro tema sentito dalla politica internazionale americana che deve preoccupare il mondo intero e per il quale rimandiamo ad un approfondimento precedente.

A Trump è poi da addebitare la scelta di spostare la sede dell’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Scelta che più o meno indirettamente va ad esacerbare il conflitto già in essere tra Israele e Palestina.

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