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Popoli e conflitti: i saharawi

(foto di Camilla Caparrini)

a cura di Alice Pistolesi

Il riconoscimento dei diritti dei popoli è spesso al centro di conflitti. Ancora oggi, infatti, persistono nel mondo guerre che hanno al centro popolazioni che richiedono terra, riconoscimento e diritti.

L’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo ha deciso di dedicare spazio ad alcune di queste situazioni, analizzando i casi di popoli che non hanno terra, di chi ha il proprio territorio occupato e delle minoranze sparse in altri Paesi e costrette alla fuga da soprusi, violenze o semplicemente da condizioni di vita non accettabili.

Ad iniziare questa serie è il popolo Saharawi, che dal 1975 attende di godere del diritto fondamentale, internazionalmente riconosciuto, dell’autodeterminazione. Nonostante le numerose risoluzioni di condanna delle Nazioni Unite, la terra non è stata ancora liberata dal Governo del Marocco, che la ha occupata illegalmente da quando gli spagnoli hanno lasciato la vecchia colonia.

Per questo il Sahara Occidentale si può considerare l’ultima colonia africana ancora in attesa dell’indipendenza.

In questo dossier analizzeremo alcune delle questioni fondamentali di questo conflitto: dal nuovo dialogo in sede Onu, al (forse) risveglio della missione Minurso, al muro di divisione ancora cosparso da milioni di mine antiuomo.

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