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Una settimana per il disarmo

27 March 2011. Rounyn: A child collects bullets from the ground in Rounyn, a village located about 15 km north of Shangil Tobaya, North Darfur. Most of the population in Rounyn recently fled to camps for displaced people due to the clashes between the Government and the armed movements. Photo by Albert Gonzalez Farran / UNAMID

Termina oggi  in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Pace. Voluta delle Nazioni Unite con voto unanime nel 1981, prende il via nell’ anniversario della fondazione delle Nazioni Unite. Il documento chiedeva di abbandonare l’uso della forza nelle relazioni internazionali e di cercare sicurezza nel disarmo.

Quest’anno le Nazioni Unite hanno voluto associare alle celebrazioni il 70º anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata il 10 dicembre del 1948 a Parigi. Perché una pace vera può derivare solo dalla pienezza di diritti per tutti e non può essere costruita sulle armi.

E’ anche importante ricordare la presenza, negli “Obiettivi di sviluppo sostenibile” delle Nazioni Unite, lanciati tre anni fa, del “Goal (obiettivo) 16″ dedicato alla Pace e alla Giustizia, che promuove la costruzione di società inclusive e pacifiche, per garantire uno sviluppo sostenibile e un accesso universale alla giustizia.

Ogni anno, in questa occasione, gran parte dell’attenzione si è concentrata sul Trattato sul commercio delle armi, entrato in vigore il 24 dicembre 2014, che disciplina il commercio internazionale di armi convenzionali, dalle armi leggere ai carri armati, dagli aerei da combattimento e dalle navi da guerra.

Nell’agenda di quest’anno molti sono i temi caldi: dal controllo dell’export di armamenti, alla riduzione della spesa militare, alla promozione di una difesa civile non armata e nonviolenta, al contrasto alle armi di distruzione di massa, in particolare con la messa al bando delle testate nucleari, e allo stop anche preventivo alle armi di ultima generazione, come droni o “killer robots”.

Quest’anno è poi importante ricordare anche la proposta di un’Agenda politica per il Disarmo dal titolo “Proteggere il nostro futuro” avanzata nel maggio 2018 dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

In un mondo che sembra aver perso fiducia nel dialogo, sempre più frammentato e conflittuale, è importante che il ruolo delle Nazioni Unite, e di tutte le organizzazioni che si adoperano per la soluzione pacifica delle problematiche internazionali, è importante che questa iniziativa sia sostenuta in ogni modo nei mezzi di comunicazione, nelle scuole, nei posti di lavoro, e nell’agenda dei partiti e movimenti politici.

L’immagine di copertina è tratta dal sito dedicato delle Nazioni Unite

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