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Coltivare frutti nel Nilo Occidentale

La frutticoltura come attività utile al sostentamento dei piccoli agricoltori nella regione del West Nile ugandese. Si avvia verso la conclusione il progetto triennale “Wealth Creation Through Fructiculture”, realizzato da ACAV, grazie al supporto della Provincia Autonoma di Trento, che aveva proprio l’obiettivo di aumentare i redditi dei contadini tramite i frutteti. La regione del Nilo Occidentale ha vissuto periodo di forte instabilità a causa di una combinazione di più fattori: etnici, religiosi e politici. L’area è caratterizzata da una forte povertà e un alto indice di migrazione dalle campagne alle città. L’economia dipende dall’agricoltura (80% della popolazione).

Il progetto di Acav, che coinvolge i distretti di Koboko, Maracha, Arua, Nebbi, Zombo, Packwatch, Moyo, Yumbe, Adjumani, è nel suo ultimo anno di attuazione. Un certo numero di agricoltori ha iniziato a registrare i primi guadagni, mentre alcuni agricoltori del distretto di Zombo che hanno ricevuto piantine di mele e hanno già visto nascere i primi frutti e alcuni agricoltori hanno incrementato il proprio reddito.

Le attività del progetto riguardano più ambiti e fasi: informazione, selezione e formazione dei beneficiari, preparazione dei terreni, assistenza tecnica e realizzazione di corsi teorico-pratici per l’apprendimento di tecniche specifiche. I destinatari del progetto sono 1500 piccoli agricoltori (di cui almeno il 60% sono donne o diversamente abili) e 88 tecnici. I beneficiari indiretti, che comprendono le famiglie degli interessati, sono circa 9mila. Il progetto ha avuto e ha anche altri sottobiettivi come la modernizzazione dell’agricoltura, con il passaggio da agricoltura di sussistenza a reddito tramite l’introduzione di colture pluriennali e il rafforzamento dei governo locali per migliorare i servizi offerti alla popolazione.

*In copertina Awadra Teophilus, beneficiario del progetto Wealth Creation Through Fructiculture

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