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Come governare un’immigrazione fuori controllo

Foto di Victor Britto/ResQ

Oltre una settimana fa, giorni prima che esplodesse con fragore il “caso Lampedusa”, c’era chi aveva già fatto proposte (non le prime) per affrontare un tema che ha radici lontane e a cui serve dare risposte concrete: il fenomeno dell’immigrazione. Per questo, in un documento (che si può scaricare qui), LINK 2007 ha chiesto alla Presidenza del Consiglio di superare l’approccio emergenziale e di convocare una Conferenza nazionale che metta a frutto le competenze e le esperienze maturate sul campo, con l’obiettivo di formulare proposte adeguate sui tanti problemi aperti. Non è la prima volta che LINK 2007 lavora su questo tema e articola proposte e soluzioni ma questa volta, si potrebbe dire, i nodi richiedono davvero una visione alternativa al caos di cui solo in parte è responsabile il governo attuale di centrodestra. “E’ necessaria un’analisi scevra da ideologie e interessi di parte – si legge in una nota diffusa da LINK 2007 ormai dieci giorni fa – che consenta di elaborare linee guida condivise e strategie efficaci per una gestione dei flussi ordinata, regolare e sicura. Solo grazie al confronto e all’ascolto, infatti, è possibile elaborare solide strategie e normative a livello italiano, europeo e internazionale e affrontare la complessità della realtà migratoria del XXI secolo. Per l’elaborazione di risposte più immediate rimangono indispensabili regolari tavoli di concertazione tra le istituzioni nazionali e territoriali e i soggetti sociali interessati”.

L’immigrazione – spiega ancora il documento di LINK 2007 – è un fatto strutturale e come tale deve essere affrontato. Pragmaticamente e non in chiave nazionalistica “focalizzando gli interventi sulla sicurezza e debilitando il sistema di accoglienza e integrazione”. L’organismo auspica una “tregua politica” che coinvolga tutti gli schieramenti per cambiare radicalmente impostazione.  La crisi insomma, può anche essere un’occasione per ricercare proposte serie, abbandonando una volta per tutte l’approccio elettoralistico, securitario ed emergenziale di breve termine.

Tra le proposte già sul tavolo per la gestione delle migrazioni, LINK 2007 ricorda alcune delle più significative: l’istituzione del Ministro della migrazione, l’asilo e l’integrazione per coordinare le competenze frazionate in più ministeri; ampliamento e semplificazione degli ingressi regolari per contrastare il traffico di esseri umani; accoglienza diffusa sul territorio, rafforzando il Sistema di accoglienza e integrazione SAI; valorizzazione del terzo settore, degli enti religiosi e delle diaspore organizzate; introduzione di meccanismi di regolarizzazione su base individuale per coloro che sono già stabilmente inseriti in Italia; rispetto del principio di non discriminazione e contrasto a ogni forma di razzismo e odio; tutela delle vittime di tratta, violenza e sfruttamento; accordi di partenariato con i Paesi di provenienza e di transito per definire programmi pluriennali di sviluppo sostenibile; ampliamento delle competenze comunitarie in materia migratoria. Sarà inoltre importante valorizzare le nuove generazioni discendenti da immigrati, attuando le proposte di cittadinanza basate sullo ius culturae o ius scholae o ius communitatis, e prevedere l’elettorato attivo e passivo nelle elezioni comunali per gli stranieri regolarmente residenti.

Uscire dall’approccio emergenziale degli ultimi anni – continua il documento – richiede anche una riflessione sulla narrazione e sul discorso pubblico, che rimane parziale e lacunoso. “Potrebbe essere un errore abolire ogni distinzione tra i rifugiati in fuga da guerre e violenze – portatori di bisogni specifici protetti dalle convenzioni internazionali – e chiunque si muova spinto dal naturale desiderio di migliorare le proprie condizioni di vita. Ne deriverebbe un’inevitabile svalutazione delle convenzioni stesse, sulla cui base rimane comunque indubbio che chiunque cerchi protezione deve avere diritto ad un esame imparziale della propria richiesta. Le percezioni e le paure dei cittadini, infine, anche quando non corrispondono alla realtà dei fatti, non sono da sottovalutare, ma devono essere prese in seria considerazione per fornire risposte per il loro superamento, avversando così la propaganda interessata ad alimentare e gestire strumentalmente la paura”.

Scarica qui il documento di LINK 2007

LINK 2007 raggruppa importanti e storiche Organizzazioni Non Governative italiane: Amref, Cesvi, Ciai, Cisp, Coopi, Cosv, Elis, Fondazione Corti, Icu, Intersos, Le Reseau, Lvia, Medici Con L’africa Cuamm, Soleterre, WeWorld, World Friends. Nasce per condividere e mettere in comune valori, conoscenze, esperienze e capacità, per dare maggiore forza all’azione di cooperazione allo sviluppo, aiuto umanitario e solidarietà, valorizzando le diverse specificità.

La foto di copertina è del team di Resq, la nave salvavita che sta operando in queste ore il salvataggio di decine di migranti

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