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Isis, Biden conferma morte al-Qurashi

Il Presidente americano Joe Biden ha confermato ieri la  morte di Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurashi e ha elogiato l’operazione militare americana in un breve discorso. Biden ha spiegato che quello che era considerato l’erede di Al Bagdadi si è fatto esplodere in un “atto di disperata codardia” mentre le forze statunitensi si avvicinavano. “Ha scelto di farsi saltare in aria – ha aggiunto – non solo col suo giubbotto, ma decidendo di far andare in pezzi anche  il terzo piano  del palazzo piuttosto che affrontare la giustizia per i crimini che ha commesso”. L’esplosione ha ucciso “diversi membri della sua famiglia”, secondo il Presidente statunitense.

Secondo le ricostruzioni, dopo l’esplosione, i commando delle Forze  speciali statunitensi sono entrati nell’edificio e hanno ingaggiato  una sparatoria con i sopravvissuti, incluso un tenente di al-Qurayshi, anch’egli ucciso. Secondo i Caschi bianchi della Syria Civil Defense, tra i morti sono stati trovati i cadaveri di quattro donne e sei bambini. Anche un combattente di Hayat Tahrir al-Sham è stato ucciso in una breve sparatoria con le forze statunitensi che non hanno avuto vittime. Secondo i residenti, almeno 13 persone, tra cui sei bambini, sarebbero state uccise durante il raid notturno delle forze speciali degli Stati Uniti nella provincia siriana di Idlib che ha preceduto la caccia al numero 1 dell’Isis. Il raid notturno ha preso di mira un edificio ad Atmeh, una città densamente popolata nel nord-ovest della Siria vicino al confine turco, dove vivono decine di migliaia di sfollati a causa della guerra decennale del Paese.

 

Nell’immagine di copertina un caccia F-35.  Nel testo: Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurashi

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