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Lo sciopero dei camionisti no-vax in Canada

di Maurizio Sacchi

Le proteste dei camionisti  legate al Covid hanno paralizzato Ottawa, la capitale del Canada, per quasi due settimane – e ora si stanno diffondendo in altre città. Il movimento è partito dall’introduzione dell’obbligo di vaccinazione per i camionisti che attraversano il confine tra Stati Uniti e Canada,  deciso dal governo liberal del Primo ministro Justin Trudeau all’inizio di febbraio. La nuova misura  prevede l’obbligo di quarantena per i camionisti canadesi non vaccinati di ritorno in Canada dopo essere stati negli Usa, e benché il sindacato, la Canadian Trucking Alliance, stimi che l’85-90 per cento  dei 120.000 camionisti canadesi che lavorano sulle rotte transfrontaliere siano vaccinati, si dice che la misura potrebbe rimuovere fino a 16.000 autisti da quelle rotte. Il sindacato sabato ha dichiarato che molti dei manifestanti di Ottawa non abbiano alcun legame con l’industria. L’ Alliance non sostiene il cosiddetto Freedom Convoy,  e ha detto che il settore deve attenersi al decreto,

La protesta non colpisce solo il Canada in questa formula che usare i grandi protagonisti della strada: il modello si va esportando. Proprio oggi sono scoppiati incidenti a Wellington e circa 120 persone sono state arrestate in Nuova Zelanda quando la polizia ha iniziato a rimuovere con forza una protesta contro il Governo sotto accusa per il  vaccino Covid19 e altre misure anti pandemia. Gli incidenti sono avvenuti  dall’edificio del Parlamento nella capitale neozelandese.  Ispirati dalle manifestazioni dei camionisti in Canada, martedì i manifestanti hanno iniziato a bloccare le strade della capitale con camion, auto e moto, piantando le loro tende fuori dal parlamento.

Tornando in Canada, il convoglio di camion da protesta settoriale si è trasformato in insurrezione generale contro le restrizioni della pandemia, con una presenza sempre più visibile di gruppi di estrema destra. Un blocco stradale è stato istituito sull’Ambassador Bridge, che collega Detroit negli Stati Uniti con Windsor nella provincia canadese dell’Ontario, portando gran parte del traffico a un punto morto. Un ruolo importante stanno avendo i social media, che  hanno contribuito a collegare fra loro i più diversi i gruppi di protesta estremisti in Canada e negli Usa, e messo in evidenza che Telegram è diventato uno spazio vitale per i gruppi di estrema destra banditi dalle principali piattaforme di social media. 

Le figure di spicco dell’estrema destra degli Stati Uniti hanno contribuito a raccogliere milioni di dollari per sostenere le proteste . Ma altre piattaforme hanno preso le distanze, come GoFundMe, che  ha rimosso  la pagina “Freedom Convoy” lo scorso fine settimana, dicendo che la “dimostrazione precedentemente pacifica è diventata un’occupazione” e quindi ha violato le loro regole. Mentre la raccolta fondi continua sul sito cristiano GiveSendGo, già noto per aver raccolto fondi per i gruppi di estrema destra che hanno partecipato alle rivolte del Campidoglio del 6 gennaio.  Un’altra piattaforma, a GoFundMe ha raccolto, fino ad oggi, 5.4 milioni di dollari Usa da oltre 99.000 donatori per sostenere la protesta, che  ha anche attirato l’attenzione di  Donald Trump Jr – il figlio dell’ex presidente degli Stati Unitil-, e del podcaster Joe Rogan, già sotto i riflettori per la polemica che lo ha visto contrapposto al rocker Neil Young proprio per il suo sostegno ai no-vax.

I manifestanti hanno intenzione di rimanere nel centro di Ottawa, vicino a Parliament Hill, almeno per il fine settimana, e le loro richieste ora vanno ben oltre la revoca del decreto per i camionisti, esigendo  la fine di tutte le restrizioni  a livello nazionale. Le proteste previste per il week-end saranno “fluide, rischiose e significative”, ha detto il capo della polizia di Ottawa, Peter Sloly, notando che sono “massicce in scala” e “purtroppo  di natura polarizzante”. La polizia si sta preparando per potenziali manifestazioni parallele e contromanifestazioni, e si dice  preoccupata per  i social media in Canada e all’estero, i quali. “che, vengano o no  in città” stanno comunque incitando all’odio, alla violenza e in alcuni casi alla criminalità”.

I canadesi sono ampiamente favorevoli aila  vaccinazione – oltre l’80 percento della popolazione idonea è completamente vaccinata – e Trudeau questa settimana ha denunciato il convoglio e i suoi sostenitori come una “piccola minoranza marginale” definendo la protesta “inaccettabile”.  Ma vi sono anche settori del mondo imprenditoriale che si dicono preoccupati: “Tutto ciò da cui dipendono i canadesi – cibo, vestiti, elettronica – tutto arriva nei cassoni dei camion”, ha dichiarato un professore associato alla Rotman School of Management che studia il confine tra USA e Canada. E premono per la rimozione delle misure. Ma Trudeau, che vede l’aumento dei tassi di vaccinazione come uno strumento chiave nella lotta contro la pandemia di Covid19, ha accusato i politici conservatori che avvertono di possibili problemi nella filiera di approvvigionamento, di cavalcare la paura, e non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro.

In copertina, una scatto di Esteban Zapata

Nel testo Justin Trudeau

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