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Maduro presidente bis

Nicolas Maduro è stato rieletto presidente del Venezuela. Le elezioni del maggio 2018 arrivano al termine di un anno molto difficile per il paese sudamericano. Anche il dopo voto si annuncia gravido di tensioni e non solo con l’opposizione interna: il “Gruppo di Lima” (creato nel 2017) ha richiamato i suoi ambasciatori a Caracas per consultazioni. Si tratta di Brasile, Argentina, Colombia, Canada, Cile, Costa Rica, Guatemala, Guyana, Honduras, Messico, Panama, Paraguay, Peru, Santa Lucia che contestano i risultati elettorali..

Il 2017 è stato attraversato da scontri di piazza, anche molto cruenti, tra oppositori e sostenitori del presidente Maduro che ha sostituito Chavez e il suo progetto alla morte del creatore della “rivoluzione bolivariana”. In più occasioni l’intervento delle forze dell’ordine è stato criticato per l’eccessivo ricorso alla forza.

Nella politica interna venezuelana sono a più riprese intervenuti anche molti stati occidentali, Europa e Stati Uniti in primis. A causa degli scontri e della difficoltà del paese anche l’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo aveva, nell’aprile 2017, aperto una scheda conflitto dedicata al Venezuela.

Un elemento che infervora la polemica degli oppositori di Maduro nelle elezioni 2018 è l’astensionismo: il presidente è infatti stato rieletto con oltre 5 milioni di voti, su poco più di 8 milioni di voti (pari al 46% degli iscritti al voto). Alle ultime presidenziali, nel 2013, aveva votato il 79,69%, degli iscritti.

Lo sfidante di Maduro, Henri Falcon, ha dichiarato di non riconoscere la legittimità del voto e ha chiesto nuove elezioni entro l’anno, denunciando brogli.

Il voto in Venezuela è integralmente elettronico. Il riconoscimento dell’elettore avviene tramite documento e impronta digitale del pollice. Lo spoglio dei voti si è svolto tramite le ricevute raccolte nelle urne e con il conteggio elettronico. I dati sono stati poi inviati al centro calcolo nazionale, per via elettronica.

Maduro ha così commentato la vittoria nella propria pagina Facebook:

“Sono e sarò presidente di tutti i venezuelani. Perché oggi non è solo il trionfo della nostra scelta, ma si tratta della vittoria di tutto il paese, di coloro che hanno partecipato e di chi no. Di chi ha votato per me e chi no. Di coloro che vivono in questa bellissima terra e di chi lo fa al di là dei nostri confini. Sappiate che tutti contano su di me”.
E ancora: “Ha vinto il popolo. Siamo la forza della storia trasformata in vittoria popolare. Il 20 maggio sarà ricordato come il giorno di un nuovo inizio”.

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