Riaprire gli ospedali dismessi e quelli militari contro l’emergenza coronavirus. Questo l’appello della SIMA, Società Italiana di Medicina Ambientale, e della Cattedra Unesco del Policlinico Federico II, in una proposta lanciata su The Lancet, la prestigiosa rivista medica britannica. a firma del professor Alessandro Miani, dottor Ernesto Burgio, professor Renato Lauro, dottor Prisco Piscitelli e della professoressa Annamaria Colao.
Annamaria Colao, titolare della Cattedra UNESCO, ha
In realtà. tale decisione era già stata adottata in Italia, ma non appena messa in atto essa ha mostrato subito qualche falla. All’ospedale militare di Baggio (Milano) il contagio ha colpito un infermiere e un medico dell’Esercito di stanza in via Saint Bon. Al momento, su 50 posti letto messi a disposizione, 16 sono occupati, da 8 civili e 8 militari positivi al Covid-19. Si tratta di pazienti che non necessitano di cure in terapia intensiva, ma hanno ancora bisogno di trattamenti ospedalieri in attesa di negativizzarsi.
La struttura di Baggio è stata messa a disposizione nei giorni
Quella di Baggio è una delle tre strutture messe a disposizione dall’Esercito per far fronte all’emergenza. Le altre due sono una struttura dell’aeronautica a Linate – che ha a disposizione una sessantina di posti letto – e una caserma nel Piacentino, dove c’è disponibilità per altri 50 posti. Quelle di Linate e Piacenza risultano al momento inutilizzate.
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(Red)
Un particolare della pagina dedicata al Covid-19 dal portale della Difesa italiano. Sopra, il simbolo della sanità militare.