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Usa: il budget miliardario per la Difesa è legge

La Casa Bianca ha annunciato che lunedì il presidente Joe Biden ha firmato l’atto legislativo, formalmente noto come National Defense Authorization Act (NDAA), che include un aumento rilevante di spesa per le Forze armate americane. La legge sul budget militare annuale è di $ 777,7 miliardi con un aumento rilevante che segna una crescita della spesa  approvata in modo schiacciante dal Congresso nonostante  le proteste di progressisti e  gruppi contro la guerra che avevano invece sostenuto il taglio delle spese militari. All’inizio di dicembre  il Senato e la Camera dei Rappresentanti avevano in fatti  votato a stragrande maggioranza per il disegno di legge sulla difesa con il forte sostegno sia dei Democratici sia dei Repubblicani per la politica annuale di definizione della legislazione per il Dipartimento della Difesa. Poche ma forti le voci di dissenso.

Nella firma sull’atto di conversione in legge che porta il numero S 1605, Biden “autorizza gli stanziamenti dell’anno fiscale principalmente per il Dipartimento della Difesa, per i programmi di sicurezza nazionale del Dipartimento dell’Energia e per il Dipartimento di Stato. La legge fornisce benefici vitali e migliora l’accesso alla giustizia per il personale militare e le loro famiglie, e include – scrive il Presidente nella nota diffusa  dalla casa Bianca – autorità fondamentali per sostenere la difesa nazionale del nostro Paese”.

La legge – riassume l’agenzia Reuters – Include un aumento dello stipendio del 2,7% per le truppe e più acquisti di aerei e navi della Marina, oltre a strategie per affrontare le minacce geopolitiche, in particolare Russia e Cina. La NDAA include 300 milioni di dollari per l’Iniziativa di assistenza alla sicurezza dell’Ucraina, 4 miliardi di dollari per l’Iniziativa di difesa europea e 150 milioni di dollari per la cooperazione per la sicurezza del Baltico. Quanto alla Cina, la legge include 7,1 miliardi di dollari per la Pacific Deterrence Initiative e una dichiarazione di sostegno del Congresso alla difesa di Taiwan, nonché il divieto al Dipartimento della Difesa di procurarsi prodotti realizzati con il lavoro forzato dalla regione cinese dello Xinjiang. Crea infine una commissione di 16 membri per analizzare la guerra in Afghanistan conclusasi tra le polemiche nell’agosto scorso.

(Red/Est)

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