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Biden/Xi. Prove di distensione

Nella conferenza stampa dopo le 4 ore di faccia a faccia con Xi Jinping alla sua prima visita da Presidente negli Usa, Joe Biden ha detto che sono stati fatti alcuni importanti progressi e i colloqui sono stati “molto costruttivi e produttivi”. Disgelo avviato anche se i nodi, come Taiwan o le sanzioni economiche alla Rpc, restano aperti ma con il riconoscimento reiterato che la Cina è una sola.  Xi Jinping, ha detto di credere in un “futuro promettente” delle relazioni Usa-Cina: “Non dobbiamo creare ostacoli di vario genere oppure effetti agghiaccianti”, ha aggiunto a margine del vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec).
Un passo è comunque stato fatto. Si riaprono i fili di un discorso interrotto anche se un disgelo vero e proprio deve ancora arrivare come si evince da un commento di Biden che ha definito di nuovo pubblicamente Xi un “dittatore” alla guida di un Paese “comunista”. Ma si è ristabilita anche la hotline militare, cancellata da Pechino dopo la visita a sorpresa a Taipei dell’allora speaker del Congresso Nancy Pelosi nel 2022. Accordo poi per la repressione in Cina della produzione e dell’esportazione dei precursori chimici del Fentanyl, l’oppioide sintetico piaga ormai prepotente negli Usa.  Confermato infine anche l’impegno a cooperare sul clima.
In copertina la stretta di mano tra i due Capi di Stato in un fotogramma del video trasmesso da Euronews
(Red/Est)
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