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E’ sempre troppo tardi

di Raffaele Crocco

Per favore, non ridete oggi. Anche se vostro figlio gioca, vi sorride, non ridete. Fategli capire subito che ci sono giorni in cui il riso, l’allegria, sono banditi. Se al bar vi raccontano una storia, se sono i colleghi di lavoro a farlo o il negoziante sotto casa, restate seri, tirate dritto. Questo e’ solo tempo di vergogna. Dobbiamo vergognarci tutti per quello che è successo a Lampedusa.
Al di la’ dei fatti, del come e’ accaduto, dobbiamo vergognarci per aver permesso a questo Paese di varare leggi allucinanti sull’accoglienza di chi viene a chiederci una speranza rischiando la vita. Dobbiamo vergognarci d’aver permesso per anni ai nostri governi di finanziare campi di concentramento e aguzzini in Libia e Tunisia per fermare la disperazione al di la’ del mare. Dobbiamo vergognarci per aver permesso all’Europa di chiudere i cancelli, addossando solo a noi la responsabilità’ di tenere la chiave. Dobbiamo vergognarci per aver ignorato le migliaia di vite umane perdute in questi anni nel Mediterraneo. Dobbiamo vergognarci per l’indifferenza che vestiamo, smossa dalla puzza dei cadaveri, quando e’ troppo forte per essere ignorata.
E’ una giornata di lutto questa. Non ridete, non andate al cinema, a ballare, al ristorante. Non fate l’amore, non giocate. Non fate nulla di tutto ciò che, ognuno di quei morti, avrebbe potuto continuare a fare se solo avessimo la capacità’, la voglia, di accoglierli. Non fate nulla di tutto ciò che abbiamo impedito loro quando erano vivi e disperati e che abbiamo negato ora per sempre,  lasciandoli morire.

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