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Iran/nucleare: allarme dell’Aiea

L’Iran continua ad aumentare le sue scorte di uranio arricchito in violazione delle limitazioni stabilite nello storico accordo nucleare del 2015 con le potenze mondiali anche se ha iniziato a fornire accesso a siti in cui il Paese era sospettato di aver immagazzinato o utilizzato materiale nucleare non dichiarato. Lo scrive Al Jazeera citando un documento riservato distribuito ai Paesi membri dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Secondo il documento dell’Aiea le scorte iraniane di uranio arricchito sono ora oltre 10 volte il limite fissato nell’accordo nucleare del 2015.

Al 25 agosto, l’Iran aveva accumulato 2.105,4 kg  di uranio a basso arricchimento rispetto ai 1.571,6 kg riportati il 20 maggio. L’Aiea inoltre sostiene che  che l’Iran ha continuato ad arricchire l’uranio fino a una purezza fino al 4,5%, superiore al 3,67% consentito dall’accordo noto come  Joint Comprehensive Plan of Action (Jcpoa), che consente all’Iran di mantenere solo una scorta di 202,8 kg. L’accordo sul nucleare era stato firmato da Teheran nel 2015 con Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito, Cina e Russia. La scorsa settimana, l’Iran aveva annunciato che avrebbe consentito all’Agenzia di accedere a due siti sotto osservazione, a seguito di una visita a Teheran del direttore generale dell’organizzazione Rafael Grossi (a destra nell’immagine). L’AIEA ha affermato che l’Iran per ora ha concesso ai suoi ispettori l’accesso a uno dei due siti.

(Red/Est)

Le immagini di testo e copertina sono tratte dal sito dell’Aiea

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