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La scelta dell’obiezione

Oggi il servizio militare non è più obbligatorio. Ma la scelta di un servizio civile è rimasta. E anche oggi testimonia l’impegno di chi è contro le guerre come strumento per risolvere i conflitti. Il Servizio Civile Universale è la scelta volontaria di mettersi in gioco per un anno della propria vita, per costruire, scoprirsi e sperimentarsi, conoscere sé stessi, gli altri e nuove realtà, condividere e sviluppare competenze e capacità, chiarirsi le idee sul futuro.

Un’occasione dedicata a tutti i giovani dai 18 ai 28 anni dalla Comunità Papa Giovanni XXIII (partner di Atlante delle guerre) con cui si può svolgere Servizio Civile in Italia o all’estero, in Sud America, Africa, Asia o Europa, a supporto di Case Famiglia, Comunità Terapeutiche, strutture per donne vittime di tratta, persone senza fissa dimora o in pena alternativa al carcere, centri diurni, Cooperative Sociali e uffici che si occupano di difesa dei diritti umani, comunicazione ed educazione alla pace. Alcuni progetti prevedono anche 10 mesi in Italia e 2 in Europa.

Dura un anno, impegna 25 ore settimanali e prevede una formazione all’inizio e durante l’esperienza ed un contributo mensile che cambia tra Italia ed estero. Aggiungiamo noi che la professione religiosa non è un obbligo.

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